M5s piange Fo “Maestro” e “guida morale”. Grillo: sempre con noi

Mattarella: "Italiani addolorati". Brunetta contesta: 'Ha diviso Paese'

OTT 13, 2016 -

Roma, 13 ott. (askanews) – Se ne va pure lui, Dario Fo, la “guida morale”, per dirla con Carla Ruocco. Se ne va un altro “punto di riferimento fondamentale”, ovvero “un compagno di viaggio allegro, geniale e profondo”, come ricordano in coro i parlamentari pentastellati. E’ un altro giorno di lutto, a sei mesi di distanza dallo stordimento generale per la scomparsa del guru e co-fondatore Gianroberto Casaleggio, che lascerà sempre un vuoto non del tutto colmabile nel Movimento 5 Stelle. Ma questa è un’altra storia.

“Anno terribile” il 2016, confida con amarezza in Transatlantico Luigi Di Maio, prima di omaggiare a dovere l’artista morto stamattina a 90 anni: “Oggi l’Italia perde un uomo dal valore inestimabile, un capolavoro. Il Movimento 5 Stelle perde il suo più grande sostenitore, il primo attivista d’Italia. Ciao Maestro, grazie di esserci sempre stato”.

Presenza in effetti costante, la sua. “Non dobbiamo diventare un animale braccato, come vorrebbero molti, ma restare in fuga, avanti agli altri”, disse di recente Fo in un’intervista ad ‘Avvenire’. A testimonianza di un rapporto “politico” molto stretto con il Movimento fondato da Beppe Grillo. Lo stesso Grillo che lo immagina spegnersi con il sorriso, “dipingendo con la mente il grigiore dei protocolli di un ospedale”. E allora, “sarai sempre con noi Dario”, è il messaggio che l’ex comico genovese rilancia sul suo blog, postando un video con l’intervento del Premio Nobel (“la libertà fatta uomo” lo definisce) dal palco di piazza Duomo, il 19 febbraio 2013, quando disse: “Mi sembra di essere tornato indietro di molti anni, alla fine della guerra, l’ultima guerra mondiale. Ci fu una festa come questa e c’era tanta gente come siete voi: felici, pieni di gioia e, non dico speranza, la speranza lasciamola a parte, ma di certezza che si sarebbe rovesciato tutto e non ci siamo riusciti. Fatelo voi per favore, fatelo voi! Ribaltate tutto per favore”.

“Lo faremo”, assicura Carlo Sibilia, che aggiunge: “Ci chiese di non mollare. Non molleremo”. “Adesso starà ridendo di coloro che in queste ore provano ad etichettarlo – commenta dal canto suo Alessandro Di Battista -. Auguro a tutti una vita come la sua. Che privilegio averlo conosciuto”. Privilegio condiviso da Roberto Fico: “E’ stato un onore conoscerti. Grazie di tutto”, scrive su Facebook il presidente della Vigilanza Rai, che fa sua una delle frasi celebri di Fo: “La vita è una meravigliosa occasione fugace da acciuffare al volo tuffandosi dentro in allegra libertà”.

M5s a parte, mondo politico tutto sommato compatto nel ricordare la grandezza e i successi dell’artista scomparso stamattina a Milano. A cominciare dal capo dello Stato: “La morte di Dario Fo addolora gli italiani. Con il suo genio creativo e con la sua incrollabile passione civile – scrive Sergio Mattarella – ha arricchito la cultura del nostro Paese, nella lunga stagione che va dal dopoguerra ai giorni nostri”. “La sua testimonianza, che ricordiamo sempre unita in un sodalizio indistruttibile a quella di Franca Rame, è offerta alle giovani generazioni con quel sorriso e quella voglia di allegria che ha manifestato e che non deve mai abbandonare, anche davanti a momenti difficili”, sottolinea il presidente della Repubblica.

Tra i primi a esprimere il proprio cordoglio, poco dopo le 9, il premier Matteo Renzi. “Con Dario Fo l’Italia perde uno dei grandi protagonisti del teatro, della cultura, della vita civile del nostro Paese. La sua satira, la ricerca, il lavoro sulla scena, la sua poliedrica attività artistica restano l’eredità di un grande italiano nel mondo”.

Fuori dal coro invece, “senza ipocrisia”, il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta: “Dario Fo non mi era mai piaciuto, l’ho considerato sempre un uomo violentemente di parte, un uomo che violentemente ha diviso il Paese”. “Nei miei confronti si è espresso in maniera razzista, facendo riferimento alla mia altezza, per esempio. E questo – aggiunge l’ex ministro – lo dico con grande amarezza e con grande dolore”.