Pd, Cuperlo: è quasi scissione, sta a Renzi scongiurarla

"Come voto a referendum? Decido dopo la direzione di oggi"

OTT 10, 2016 -

Roma, 10 ott. (askanews) – “Vorrei ascoltare la relazione di un premier che, oltre a rivendicare quanto ha fatto, vede i pericoli di una frattura nel centrosinistra e se ne fa carico”. E’ quanto si augura, in una intervista alla Stampa, Gianni Cuperlo, esponente della minoranza Pd, guardando alla direzione del Pd di oggi pomeriggio. Come voterà al referendum costituzionale? “Deciderò dopo la direzione di oggi come ho sempre detto” taglia corto Cuperlo.

“Vorrei sentire – prosegue Cuperlo – la volontà di una svolta nelle priorità sociali del governo e un atto concreto sulle regole: elezione diretta dei senatori e nuova legge elettorale che garantisca rappresentanza, collegi e un premio per la governabilità tale da non farci uscire da una repubblica parlamentare”. “I segnali di questi giorni non incoraggiano – rileva -. Io però non voglio arrendermi”. Bersani dice di essere stato trattato come un rottame: ha ragione? “Le parole di Bersani – risponde Cuperlo – mi hanno colpito e ho colto la sua amarezza. Lui si è assunto le sue responsabilità, ma i numeri generosi che oggi in Parlamento sostengono il governo Renzi sono frutto del suo lavoro. Un’antica saggezza orientale dice ‘quando prendi l’acqua al pozzo ricordati di chi lo ha scavato’. Temo che parecchi non conoscano il detto. Spero solo che non vendano il pozzo”.