Ultimo saluto a Ciampi: applausi, tanta gente. E la signora Franca

Mattarella rappresenta l'Italia al funerali privati a Roma nel giorno dei 70 anni di nozze. Sepoltura a Livorno

SET 19, 2016 -

Roma, 19 set. (askanews) – L’ultimo saluto al presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, si è svolto nella chiesa di San Saturnino a Roma e si è concluso con una selva di applausi che centinaia di cittadini (molti presenti all’interno della chiesa ma tanti anche all’esterno) hanno tributato alla salma dell’ex presidente quando ha lasciato la chiesa. Al termine della funzione religiosa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che accompagnato dalla figlia Silvia ha rappresentato la figlia ai funerali non di Stato voluti dallo stesso Ciampi , ha abbracciato e baciato la signora Franca Pilla Ciampi, che ha ricevuto poi i saluti delle tantissime autorità presenti.

Dopo che la salma del presidente emerito ha lasciato la chiesa e dopo che molti ospiti erano andati via, la signora Franca si è diretta verso il gruppo di cittadini che da dietro le transenne (poste per motivi di ordine pubblico) continuava ad applaudire Ciampi. In particolare la moglie dell’ex presidente si è intrattenuta con gli autori di una cartello su cui c’era scitto: “Ciampi sei stato l’onore della Patria e della Famiglia”. Strette di mano, saluti, baci, foto e ancora applausi durati per circa dieci minuti fino a quando l’ex ‘first lady’ non ha lasciato l’area antistante la chiesa insieme ai figli.

Un rito funebre che ha raccolto le più alte cariche istituzionali. Oltre a Mattarella, erano presenti fra gli altri Giorgio Napolitano e la moglie Clio, gli ex premier Mario Monti, Lamberto Dini e Romano Prodi, i presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il presidente della Bce Mario Draghi, Fausto Bertinotti, Walter Veltroni, Gianni Letta, l’imprenditore Carlo De Benedetti e il presidente di Bnl Luigi Abete, l’attore premio Oscar Roberto Benigni con la moglie Elisabetta Braschi. La funzione è stata officiata da mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia e dal parroco di San Saturnino (la chiesa dove per altro la famiglia Ciampi era solita andare a messa) don Marco Valente. N ella sua omelia mons. Paglia, che ha portato i saluti di papa Francesco alla famiglia del presidente emerito, ha ricordato come “oggi sia l’anniversario del loro matrimonio. Questa è una goccia di tenerezza in questa giornata triste. Ma in questo giorno il cielo si apre per Carlo, davvero un uomo – ha detto l’alto prelato – in cui non c’è falsità”.

Ciampi, ha continuato, “si era preparato a lungo a questo suo incontro con Dio, era malato da oltre 10 anni”. Mons. Paglia ha poi ricordato l’amicizia del presidente con papa Giovanni Paolo II. “E’ sempre stato un uomo di rigore e dignità pur nella lunga malattia”. Mons. Paglia ha detto che “ricorderò sempre il grazie che mi ha dato quando gli ho portai i saluti del Papa”.

Il presidente del Pontificio consiglio per la famiglia ha rammentato come “il servizio al Paese fosse una costante della sua vita. Univa signorile serenità e calda passione civile”.

Ciampi, ha sottolineato mons. Paglia facendo una sorta di digressione politica, “riconosceva i limiti e le potenzialità del nostro Paese e riteneva che i limiti fossero superabili grazie al legame con altri Paesi Ue. Era severo ed esigente nel suo doppio patriottismo. Ha voluto irrobustire – sono state ancora le parole del monsignore – la difficile unità italiana intorno al tricolore e mettere al sicuro questa unità europea”.

Sull’ex presidente si è brevemente soffermato a parlare con i giornalisti Roberto Benigni, ricordando che “per me è stato come un padre. Lo chiamavo per chiedergli consiglio come facevo con mio padre. E’ stato un uomo con una onestà e integrità morale incredibili”. Il comico ha rilevato che “se mi chiedessero chi vuoi imitare nella vita ecco, direi: Ciampi”.

Il carro funebre con il feretro di Ciampi, accompagnato dalle sole auto di familiari ed amici stretti e dalla scorta, ha quindi lasciato Roma per raggiungere Livorno, terra natale dell’ex presidente, dove al termine di un ultimo passaggio in città e sul lungomare, sono previste tumulazione e sepoltura al cimitero della Misericordia, in forma strettissimamente private.