Terremoto, Renzi chiede unità ma su Errani è scontro con M5s

Critica anche la Lega. Disponibili a collaborare Fi e centristi

AGO 29, 2016 -

Roma, 29 ago. (askanews) – Matteo Renzi chiede ai partiti uno spirito di unità sulla ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto, ma tra Pd e Movimento 5 stelle scoppia una durissima polemica sulla scelta di Vasco Errani per la carica di commissario.

“In Casa Italia – ha spiegato Renzi nella sua e-news – immagino di inserire non solo i provvedimenti per l’adeguamento antisismico ma anche gli investimenti che stiamo facendo e che continueremo a fare. Abbiamo decine di argomenti su cui possiamo dividerci e litigare; su questo lavoriamo insieme. Nella mia responsabilità di capo del governo proporrò a tutte le forze politiche di collaborare su questi temi”.

Durissima la reazione del Movimento 5 stelle. Renzi, accusa Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e membro del direttorio M5s, “pensa di sfruttare la tragedia per ricucire il Pd affidando l’incarico di Commissario per la ricostruzione a Vasco Errani. Gestisce un’emergenza con le logiche del congresso di partito”. “Noi del presidente del Consiglio non ci fidiamo – aggiunge l’altro membro del direttorio Roberto Fico -. Conosciamo bene le chiacchiere del presidente del Consiglio rispetto ai fatti. Nel momento in cui verrà portato qualche provvedimento sul terremoto in Parlamento, lo analizzeremo e decideremo il da farsi”.

“Mi spiace – replica ad Askanews il vicesegretario Dem Lorenzo Guerini – che Di Maio utilizzi una tragedia come quella del terremoto per aprire un’inutile polemica con il Pd e il presidente del Consiglio. Errani è un ottimo amministratore che ha già dato prova di capacità, competenza ed efficienza come commissario per il terremoto in Emilia, esperienza che potrà mettere a disposizione per la delicata opera di ricostruzione delle zone del centro Italia colpite dal sisma. È tempo di unità e responsabilità per dare risposte alle popolazioni colpite così duramente e non di polemiche”.

Critico anche il Carroccio. “La Lega – afferma il segretario Matteo Salvini – è pronta ad aiutare e collaborare con tutti per il bene delle persone colpite dal terremoto ma non a guardare in silenzio il ripetersi di vecchi errori, sprechi e ruberie”. Però, avverte Gianmarco Centinaio, capogruppo al Senato “il terremoto è il terremoto ma la maggioranza e l’opposizione sono due cose diverse”. E comunque, aggiunge, il governo “già nella scelta di Errani ha sbagliato su tutta la linea. Hanno scelto la persona meno indicata perché su come lui ha gestito l’Emilia noi siamo molto, molto perplessi”.

C’è anche chi, però, alla richiesta di Renzi risponde “sì”. In area centrista, secondo Pier Ferdinando Casini l’appello di Renzi “è il modo giusto per rispondere alle sfide dei tempi” e “va accolto con senso di responsabilità” per Antonio De Poli, vicesegretario vicario Udc.

Forza Italia, con il leader Silvio Berlusconi, ribadisce la “doverosa disponibilità di Forza Italia a votare in Parlamento eventuali provvedimenti a favore delle popolazioni gravemente colpite dal terremoto”. Ma respinge i retroscena su un “patto” con Renzi: “Leggendo i quotidiani odierni – scrive Berlusconi in una nota – ancora una volta si assiste ad una fantasiosa ricostruzione degli organi di stampa”, in particolare “per quanto attiene ad un rinnovato accordo con il governo”. Fi, dunque, è “pronta a dare il suo responsabile contributo per il bene del Paese” il capogruppo alla Camera Renato Brunetta che però ammonisce: “Se Renzi vuole tenere un profilo no partisan eviti decisioni e nomine di parte, cominciando dal commissario alla ricostruzione”.

Dunque la “pax” sull’emergenza sembra già non reggere.