Mattarella: sforzi per arrivare a piena verità su strage 2 agosto

Restano domande senza risposta

AGO 2, 2016 -

Bologna, 2 ago. (askanews) – Sulla strage alla stagione di Bologna, a 36 anni di distanza, “permangono domande senza risposta”. E il giorno della memoria “è anche sostegno a non dismettere gli sforzi per andare avanti e raggiungere quella piena verità, che è premessa di giustizia”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio all’associazione tra i familiari delle vittime della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980, letto durante la cerimonia.

“Il micidiale ordigno, che il 2 agosto 1980 causò la morte di 85 persone e provocò immani sofferenze tra i familiari e gli amici, nella città di Bologna come nel resto del paese, ha impresso un segno indelebile nella coscienza civile del nostro popolo”, ha sottolineato ancora Mattarella.

“L’immagine della stazione ferroviaria con l’orologio fermo al minuto della tremenda esplosione – ha proseguito – è divenuta simbolo della disumanità del terrorismo, dell’attacco sferrato al cuore della democrazia italiana e della risposta, ferma e solidale, che la società e lo Stato seppero dare agli eversori assassini. La strage di Bologna era iscritta in una strategia che mirava a destabilizzare le istituzioni e la sua matrice è stata accertata dalle conclusioni giudiziarie”.

“L’associazione dei familiari delle vittime – ha evidenziato il capo dello Stato – ha dispiegato in questi anni un impegno assiduo e coinvolgente che, di recente, ha portato all’introduzione del reato di depistaggio, ulteriore strumento a disposizione della magistratura”.