Referendum,Mattarella: la scelta va fatta su merito delle riforme

Dibattito su spacchettamento e spostamento data surreale come caccia ai Pokemon. M5s: sbaglia,pressare Renzi

LUG 27, 2016 -

Roma, 27 lug. (askanews) – L’auspicio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in ordine al referendum sulle riforme costituzionali è che “il confronto si svolga sul merito della riforma sottoposta al voto popolare, perchè l’elettorato si esprima con piena consapevolezza, nella sua sovranità”. Il capo dello Stato lo ha detto in occasione della cerimonia del Ventaglio con l’Associazione Stampa parlamentare al Quirinale.

Ancora sul referendum, “in queste settimane a proposito della data e del cosiddetto ‘spacchettamento’ – ha denunciato Mattarella – mi è parso di assistere a discussioni un po surreali, quasi sulla scia della caccia ai Pokémon”. Sullo spacchettamento, ha sottolineato Mattarella, perchè “va forse chiarito che le forze politiche non avrebbero avuto alcun potere né possibilità di discuterne, come non ne avrebbe avuto il capo dello Stato”. Perchè “soltanto la Corte di cassazione avrebbe potuto decidere sulla formulazione dei quesiti e rigorosamente in base a valutazioni giuridiche, non a considerazioni politiche”.

Quanto alla data della consultazione sulla riforma della Costituzione perchè “la data del referendum non è stabilita per il semplice fatto che non è ancora possibile farlo” poichè “la procedura del referendum è regolata dalla legge e l’iter per la fissazione della sua data può essere avviato solo dopo che la Corte di Cassazione avrà comunicato quali sono le richieste ammesse a referendum “. E dunque “poichè si è detto che vi sarebbe stato uno spostamento della data di celebrazione del referendum e qualcuno ha anche invitato perentoriamente a comunicarne la data – ha spiegato il capo dello Stato – questo non è possibile. La Cassazione – ha concluso Mattarella – ha tempo fino al 15 di agosto per comunicarlo, fino a quando non vi sarà questa comunicazione la procedura per fissare la data non può partire”.

Contro l’ironia del Capo dello Stato sulla data del referendum ha preso posizione il MoVimento Cinque Stelle. “Mattarella – ha commentato il capogruppo in commissione Affari Costituzionali Danilo Toninelli- parla di caccia ai Pokemon per chi cerca di capire la data del referendum. Ho il massimo rispetto per la carica che ricopre, ma non posso evitare di dire che il Presidente ha perso un’occasione per tacere. Tralasciando il discutibilissimo paragone fatto, è vero che la Cassazione ha tempo fino al 15 agosto per emettere l’ordinanza.Ma è altrettanto vero che, da quel momento, la Presidenza del Consiglio, cioè Renzi, ha 60 giorni per decidere la data del voto che può essere tra il 50esimo e il 70esimo giorno successivo. Quindi Renzi può gestire a proprio piacimento l’enorme lasso di tempo di 80 giorni entro cui muoversi per decidere quando indire il referendum. Le sembra poco signor Presidente? Per me e sono convinto anche per lei assolutamente no. Soprattutto se consideriamo quelle forze civili e politiche che hanno bisogno di certezze per poter organizzare la propria campagna referendaria. Non accetteremo che Renzi tenga nascosta la data fino all’ultimo momento. Non lo faccia neppure lei che è il garante della Costituzione”.