M5s: Senato deve votare prima della pausa su arresto Caridi

Senatore Ncd è accusato di associazione mafiosa a Reggio Calabria

LUG 27, 2016 -

Roma, 27 lug. (askanews) – “Il MoVimento 5 Stelle chiede la calendarizzazione urgente in Aula e prima della pausa estiva della votazione sulla richiesta di arresto pervenuta dalla Procura di Reggio Calabria a carico del Senatore Antonio Stefano Caridi accusato di associazione mafiosa di natura anche straniera”. Lo comunica il gruppo M5s del Senato sul blog di Beppe Grillo.

“Lo faremmo – scrivono- attraverso la conferenza dei capigruppo prevista e durante l’incontro delle ore 16 previsto tra i parlamentari del M5S, Stefano Lucidi, Alessandro Di Battista e Giulia Sarti ed il Presidente del Senato Piero Grasso. Il Bomba si è mai accorto che il suo Governo e la sua riforma costituzionale per un periodo si sono sostenuti anche con i voti del senatore Antonio Stefano Caridi, accusato di associazione mafiosa anche di natura straniera (416 bis cp) nell’ambito dell’indagine sulla “cupola segreta” della ‘ndrangheta scoperta dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria?”.

“Alfano – proseguono i senatori M5s- si è mai accorto di aver avuto all’interno del proprio partito e in Senato Caridi per il quale Palazzo Madama sarà chiamato a rispondere alla richiesta d’arresto per associazione mafiosa avanzata dal Tribunale di Reggio Calabria? Cosa avrà chiesto il senatore Caridi ad Alfano e al Bomba quando è stato componente della commissione Industria, Commercio e Turismo e quando ha ricoperto il ruolo di parlamentare per le questioni regionali? Ci dicano se ci sono stati degli scambi di favori, di cui sono a conoscenza o di cui è a conoscenza l’intero NCD! Caridi, infatti, come recita l’ordinanza della Procura di Reggio Calabria, sarebbe stata la figura politica di riferimento della cosca dell’ndrangheta De Stefano Archi di Reggio Calabria a cui affidare ruoli pubblici e cariche in grado di agevolare il buon esito del programma criminoso in termini di interessi patrimoniali ed economici in cambio di favori elettorali. Caridi avrebbe operato in modo stabile, continuativo e consapevole a favore del sistema criminale di tipo mafioso, mediante l’uso deviato della propria carica pubblica da Senatore, pagata dai cittadini”.

“Adesso -conclude il gruppo M5s- la Giunta per le autorizzazioni e le immunità parlamentari sta esaminando il suo caso che dovrà essere votato prima in Giunta e poi in Aula. L’Aula questa volta ha la responsabilità di far venire meno lo scudo dell’immunità concesso come privilegio alla casta. Quella stessa che protegge gli indagati i condannati e i corrotti, sempre più presenti in parlamento e che la riforma della costituzione pensata da Boschi – Bomba e Verdini, con i voti anche di Caridi, vorrebbe estendere a sindaci e consiglieri regionali, quali futuri senatori”.