Mega stipendi Rai, scontro tra Pd e M5S. Poletti: serve un tetto

Di Maio: cifre indecenti, colpa del governo Renzi

LUG 25, 2016 -

Roma, 25 lug. (askanews) – In attesa che la Rai metta online gli stipendi dei suoi dirigenti e giornalisti, si è acceso lo scontro tra Pd e M5S dopo le prime indiscrezioni giornalistiche, secondo cui il dg Campo Dall’Orto prenderebbe 652.000 euro l’anno e la presidente Monica Maggioni 330.000. Ma non solo: l’ex direttore del Tg2 e di Raiuno Mauro Mazza percepirebbe 340.000 euro annui; il notista politico del Tg1 ed ex deputato Francesco Pionati 203.000 euro; l’ex dg Alfredo Meocci 240.000; Carmen Lasorella 205.000; Anna La Rosa, un tempo direttore diRaiparlamento, 240.000; Bianca Belinguer, direttore del Tg3, 280.000 euro; ll direttore di Rai3 Daria Bignardi 300.000 euro; il direttore di Raisport, Gabriele Romagnoli, 230.000 euro.Cifre trapelate sui giornali (e non confermate ufficialmente) che hanno fatto insorgere il Movimento 5 Stelle. Il presidente grillino della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, ha detto che tocca al governo Renzi muoversi per far rispettare il tetto dei 240.000 euro anche nella tv di Stato. Sulla Rai “la Vigilanza ha fatto tutto quello che poteva e doveva” ha detto al “Fatto quotidiano”. “Ora tutti gridano allo scandalo deimega stipendi, ma se è emerso è grazie al M5S. Adesso però sultetto dei 240.000 euro deve muoversi il governo, di cui fannoparte anche gli esponenti del Pd che oggi si lamentano”.Gli ha fatto eco Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera ed esponente del direttorio del M5S, che in su Facebook ha scritto: “Questo mese paghiamo 70 euro dicanone Rai, l’ennesimo balzello nella nostra bolletta elettrica.Molti cittadini, che dovranno affrontare questa spesa imprevista,si chiedono cosa stiano pagando con quei soldi. Di certo statepagando i maxi stipendi dei dirigenti. Esiste una Legge in Italiache impone ai dirigenti pubblici un tetto di 240.000 euro distipendio. In Rai si sfora allegramente”.“Qualcuno sostiene – ha proseguito Di Maio -che i dirigenti Rai non siano dirigenti pubblici a tutti glieffetti. Quando gli servono i soldi del canone dai cittadiniallora la Rai è pubblica. Quando vogliono sforare gli stipendidei dirigenti, non lo è più. Questi numeri indecenti hanno ununico responsabile, che è il Governo Renzi. Lui li ha nominati elui li ha lasciati lì dove erano. Questi dirigenti dovrebberorientrare nel tetto previsto dalla Legge”.Per il governo ha risposto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, affermando che è necessario mettere un tetto agli stipendi Rai, e che serve dunque una regolazione. “Noi – ha detto il ministro – abbiamo una regolazione generale che abbiamointrodotto riguardo le pubbliche amministrazioni”, ma “io credo che per chi lavora nel pubblico, elavora con risorse che derivano da una legge come il canone,perché il canone sono soldi che i cittadini devono versare inseguito a una legge, ci deve essere una regolazione, quindi io su questo sono d’accordo”.Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione di Vigilanza Rai, a sua volta ha detto: “Se da oggi sarà possibile conosceredal sito della Rai l’entità dei principali stipendi e i criteridelle scelte (in una parola il piano della trasparenza), lo sideve a una precisa scelta politica del Pd e del governo a cui,fra l’altro il M5s si era opposto”.Int9