Dopo Nizza, l’operazione Strade sicure potrebbe essere rivista

Incontro coi capigruppo, emerge che Governo valuta ripensamento

LUG 18, 2016 -

Roma, 18 lug. (askanews) – Un probabile “ripensamento” sull’operazione “Strade sicure”, che prevede il dislocamento di unità della forze armate a presidio degli obiettivi sensibili delle principali città italiane: è questa una delle novità emerse nel corso della riunione sul terrorismo e la politica internazionale fra i capigruppo parlamentari e il Governo a palazzo Chigi. E’ stato Massimo Artini, deputato del gruppo misto e rappresentante di Alternativa libera, a sollevare, seguito da altri parlamentari presenti, l’opportunità di un approfondimento sul tema dell’efficacia di quel genere di presidio: “Alla luce dei fatti di Nizza, occorre pensare – ha spiegato lasciando la sede della Presidenza del Consiglio – che con le armi da guerra che portano i nostri soldati una sparatoria nella folla contro un Tir può rappresentare un rischio tanto per un eventuale attentatore quanto per le sue potenziali vittime. Investendo la stessa cifra in attività di intelligence si potrebbero avere maggiori benefici nella lotta contro il terrorismo”.

Sul tema “mi pare ci sia stata un’apertura a valutare una revisione dell’iniziativa nei prossimi anni”, ha spiegato Artini, in particolare dal ministro dell’Interno Angelino Alfano e dal sottosegretario alla Presidenza Marco Minniti”.