Boschi: con referendum cittadini diventano padri costituenti

"Tema non è il futuro del governo ma il futuro degli italiani"

LUG 8, 2016 -

Roma, 8 lug. (askanews) – “Siamo consapevoli di non essere paragonabili ai padri e alle madri costituenti. E siamo consapevoli che nel progetto di riforma costituzionale presentato ci sono delle imperfezioni. Ma questa è una riforma che ci fa fare un passo in avanti” e con il referendum “vogliamo rendere padri e madri costituenti i cittadini”. Lo ha detto il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, intervenendo al Consiglio nazionale del Centro democratico, formazione politica che fa capo, fra gli altri, a Bruno Tabacci e Angelo Sanza.

“La sfida per noi – ha detto Boschi – era di cambiare il nostro Paese” e il referendum “sarà il risultato non solo del lavoro del Parlamento ma anche delle decisioni dei cittadini”. Il ministro ha ribadito che gli italiani debbono andare “a votare al referendum per prendere posizione non sul futuro del governo ma sul loro futuro. Il tema è molto più grande” di quello della fiducia al governo guidato da Matteo Renzi. “Di sicuro – ha sottolineato Boschi – non si vota la fiducia al governo, è in ballo un voto serio sulle riforme”.

La consultazione referendaria, ha proseguito il ministro, ha anche l’obiettivo di “riportare i cittadini ad avere voglia di partecipare, reinnescando la vicinanza delle istituzioni con loro”.

In ogni caso, sono state ancora le parole di Boschi, “il referendum e la riforma costituzionale sono solo la base per delle riforme complessive, rappresentano una tappa, un passaggio per quelle riforme che ancora abbiamo di fronte per dare stabilità al Paese e – ha aggiunto – anche per battere l’antipolitica”.

Il ministro non ha avuto dubbi, “attuare le riforme è anche un modo per ridare fiducia a chi ha responsabilità verso il Paese”.