Renzi ora punta a “innovare Pd”: cambiamento dobbiamo essere noi

Nuova segreteria e tutte le fiches puntate sul referendum sulle riforme dell'autunno

GIU 20, 2016 -

Roma, 20 giu. (askanews) – Vecchi valori e innovazione, per tornare a rappresentare il “cambiamento”. Matteo Renzi interpreta così “l’elemento nazionale” emerso dal voto amministrativo, e individua in un Pd rinnovato la strada per reagire alla “vittoria netta” dei Cinque Stelle. Prendendo spunto dallo stile di Massimo Bottura, eletto il miglior chef del mondo e per questo ricevuto a palazzo Chigi: ovvero la “lasagna della nonna” però rivisitata.Perchè se la vittoria dei grillini “non è un voto di protesta ma un voto di cambiamento”, allora la strada da seguire è quella di tornare ad essere il rottamatore. Partendo dal partito, che venerdì in Direzione dovrà vedere una “discussione vera, ampia e articolata”, che eviti “letture banali” del voto comunale.

Ovvero quella fornita dalla minoranza Dem: “Altro che tornare alla ‘Ditta’, bisogna continuare ad innovare”, spiegano dal Nazareno. Ma magari riponendo il lanciafiamme con cui voleva rigenerare il Pd: “Dobbiamo coniugare insieme alcuni valori fondamentali – riconosce il premier – con la capacità di aprirsi al nuovo senza scadere nel nuovismo”. E magari arrivando al referendum con un stile meno divisivo: “Lavoreremo con tutti i nuovi sindaci, a partire da Raggi, con spirito di lealtà istituzionale”, assicura il premier. Perchè “prima delle divisioni di parte vengono gli italiani, e ora bisogna lavorare nell’interesse dei cittadini”. Ma lanciafiamme o meno, Renzi sa che il Pd va rinnovato. A partire da una segreteria “che va fatta funzionare”, spiegano dal Nazareno, e che segni una discontinuità anche dal punto di vista generazionale.

A maggior ragione dopo il voto delle Comunali, è ora il referendum il punto di snodo della legislatura. Anche per questo serve un Pd che “faccia il Pd”, che sia in grado – come ha più volte ripetuto il premier – di far passare il messaggio che la scelta ad ottobre dovrà essere sul merito delle riforme e di comunicare che appunto “il cambiamento” passa dal Pd.