Al Forum di Pietroburgo è giorno di Renzi, tra sanzioni e accordi

Inaugura padiglione italiano, poi bilaterale con Putin

GIU 17, 2016 -

San Pietroburgo (Russia), 17 giu. (askanews) – A San Pietroburgo è il giorno di Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio, arrivato ieri sera nella capitale settentrionale russa sotto una battente pioggia che oggi ha lasciato spazio al sole, è davvero attesissimo al Forum Economico Internazionale. Dove il dibattito sulle prospettive economiche del Paese e globali è oscurato dal grande nodo delle sanzioni: il presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker nella sessione inaugurale ha messo in chiaro che le misure varate oltre due anni fa per la crisi ucraina non saranno revocate sino alla “completa applicazione degli accordi di Minsk”. Vladimir Putin non aspettava una posizione molto diversa dal capo dell’esecutivo europeo, e oggi seduto a fianco di Renzi in seduta plenaria ribadirà che anche l’Ucraina ha i suoi obblighi negli accordi di pace e non li rispetta.

Nelle settimane prima della visita del premier italiano la stampa locale aveva ipotizzato una pubblica presa di posizione di Renzi sulle sanzioni. L’attesa è reale, anche tra le centinaia di imprenditori che affollano la grande e moderna struttura realizzata ah hoc per il Forum fuori Pietroburgo, una sorta di mini Expo russa, dove l’Italia ha un suo padiglione da 1.500 m3, organizzato dall’associazione Conoscere Eurasia. Sanzioni o non sanzioni, negli intenti russi la ventesima edizione dell’evento è chiaramente l’edizione della svolta: dopo due anni di profilo bassissimo, sono tornati i top manager stranieri, compreso il ceo della major petrolifera Usa Tillerson, presenza che ha tanto irritato il Dipartimento di Stato quanto fatto piacere al Cremlino.

Oggi l’intensa giornata di Renzi comincia con la visita a un cantiere di Astaldi, poi l’inaugurazione del padiglione italiano, l’intervento in plenaria, l’incontro bilaterale con Putin e infine conferenza stampa prima di rientrare in Italia.

La presenza imprenditoriale italiana è da grandi occasioni: da Eni, Finmeccanica, Intesa Sanpaolo, a Pirelli, Marie Technimont, Prysmian e ancora una lunga lista.È attesa la firma di altri accordi, dopo i primi 9 siglati ieri. In tutto si prevedono intese per alcuni miliardi di euro.