Renzi: Grillo bugiardo, su 80 euro vuole impaurire italiani

"Chi ha superato soglia reddito li deve restituire, è dato di fatto"

GIU 1, 2016 -

Roma, 1 giu. (askanews) – “Arriva la campagna elettorale e dal blog esce il Beppe bugiardo che non ti aspetti. Grillo oggi dice una falsità, una delle tante. Dice che noi abbiamo dato gli 80 euro per farseli restituire indietro dopo le elezioni”. Lo dice il premier Matteo Renzi in un video pubblicato ieri sera su Youtube, in cui respinge le critiche del M5s sugli 80 euro.

“E’ veramente triste – aggiunge – strumentalizzare e impaurire i cittadini con messaggi falsi. Quando entra in carica il nostro governo diciamo: basta, bisogna dare una mano al ceto medio. Tagliamo i super stipendi ai dirigenti pubblici, facciamo pagare delle tasse in più a Banca d’Italia, mettiamo dei denari che non erano stati messi e finalmente si tirano fuori i soldi necessari a dare 80 euro a tutti quelli che guadagnano meno di 1.500 euro al mese. Reazione delle opposizioni? Le opposizioni guidate da ultra milionari iniziano a dire: sono una mancia elettorale, non servono. Forse per chi guadagna milioni non servono ma per chi guadagna mille euro al mese 80 euro fanno la differenza”.

“Oggi – spiega il presidente del Consiglio – banalmente è accaduto che chi ha guadagnato di più dei 25 mila euro lordi, 1.500 euro netti al mese, chi è andato oltre la soglia di reddito prevista, deve restituire gli 80 euro perchè se tu non stai dentro le soglie previste per legge quei soldi non ti spettano, non c’è niente di polemico da parte del governo è un dato di fatto. Grillo lancia la polemica a tre giorni dal voto, cercando di spaventare la classe media, dicendo: ‘ve li riprenderà a tutti’. E’ una falsità ed è la dimostrazione, una volta di più, che in politica c’è chi governa e chi urla, c’è chi fa le cose e chi si diverte a suscitare la paura e il panico. Questa è la differenza tra chi fa le cose per l’Italia e chi punta soltanto a prendere dei voti in campagna elettorale permanente”.

Gli 80 euro, conclude, sono “un fatto di giustizia sociale, piaccia o non piaccia agli ultramilionari, anche a quelli bugiardi”.