Cuperlo: se referendum cambia natura Pd io su altro convoglio

"Voglio tenere unito partito, ma fatica tocca anche a chi dirige"

MAG 20, 2016 -

Roma, 20 mag. (askanews) – E’ la maggioranza che vuole trasformare il referendum costituzionale nel congresso del Pd e questo potrebbe portare a votare no anche se si è detto sì alle riforme in Parlamento. Gianni Cuperlo, su Facebook, scrive per chiarire il senso delle sue frasi sul referendum pronunciate questa mattina a ‘Omnibus’ su La7: “Il referendum di ottobre è concepito nei fatti dalla maggioranza come il congresso del Pd”, ma “se si trasforma il referendum sulla Costituzione nello spartiacque per una nuova maggioranza politica che si candiderà a guidare il Paese dopo le elezioni, cambia la natura del Pd e la ragione stessa per cui è nato. In quella logica il referendum sarebbe nelle cose il congresso e non ci si troverebbe tutti sullo stesso convoglio. Da mesi chiedo una chiarezza su questo punto”.

Cuperlo, poi, rispondendo ad alcuni commenti ha aggiunto: “Ho votato sì alla riforma alla Camera e la logica è che quel sì lo si confermi. Voglio dare una mano a tenere unito quello che è anche il mio partito, ma la fatica va condivisa da chi lo dirige”. Dunque, “se si cambia la natura del Pd (come sarebbe nel trasformare il referendum di ottobre nell’arma che supera de facto il centrosinistra e battezza un altro progetto) è legittimo almeno saperlo per decidere ciascuno del propio destino”.