Violante: Pd a un bivio, scindere ruolo premier da segretario

"Renzi non ce la fa, non può che trascurare il partito"

MAG 9, 2016 -

Roma, 9 mag. (askanews) – “Nel Pd si pone un problema di direzione politica. Bisogna trovare una soluzione: o facciamo della segreteria un vero organo di autorevole direzione politica, o vanno scisse le due responsabilità, di premier e segretario”. Lo afferma in una intervista alla Stampa Luciano Violante che di fronte a quanto sta succedendo spiega di essersi “persuaso” “che a monte ci sia un problema: chi ha la doppia responsabilità, di guidare il governo e guidare il primo partito, non può che finire per trascurare il partito, non ce la fa a star dietro al partito in un momento così difficile, anche sul piano internazionale. Preso com’è il premier dagli impegni di guida del governo, il Pd rischia di diventare un semplice strumento di potere, e si creano le condizioni, in troppe situazioni, per una prevalenza di interessi personali su quelli pubblici. Renzi ovviamente non ha creato questa situazione, ma non ha il tempo materiale per affrontarla”.

“Io penso che Renzi abbia capito che le cose nel partito non andavano, come in tutti gli altri partiti, ma per noi il problema si pone in maniera più grave – aggiunge -, vista la quantità di potere che esercitiamo”. “Naturalmente il problema della trasformazione dei partiti in strutture di potere riguarda tutti, non solo il Pd, ma il Pd intanto comincia ad affrontarla” sottolinea. Quanto ai rapporti tra il premier e i giudici Violante spiega che “tanto le dichiarazioni del dottor Davigo quanto quelle del dottor Morosini non hanno dato una risposta, ma hanno tentato di aprire uno scontro. Dopodiché, la presa di distanza dell’Anm è stata un fatto molto positivo. Io penso che bisogna difendere la magistratura non solo dai suoi nemici, ma anche dai suoi apparenti amici”.