Orlando: Morosini, non è in discussione la libertà di espressione

"Al di là di forzatura giornalistica, chiarire sue valutazioni"

MAG 7, 2016 -

Roma, 7 mag. (askanews) – Il colloquio in programma lunedì fra il ministro della Giustizia, Andrea Orlando (Pd), e il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, “non ha nulla a che vedere con libertà di espressione del magistrato, che non è in discussione, e non si esaurisce su un punto su cui si sono concentrati molti ieri e cioè l’opportunità di alcune valutazioni politiche. C’è un profilo ulteriore, che è quello che attiene alle valutazioni date sul funzionamento delle istituzioni”. Lo ha dichiarato il guardasigilli tornando sulla recente polemica per le parole del consigliere togato del Csm Piergiorgio Morosini.

“Mi riferisco – ha spiegato Orlando – ai giudizi espressi sul funzionamento del Csm, alle valutazioni date sul rapporto tra l’attività svolta dai magistrati nella giurisdizione e nelle istituzioni, mi riferisco alle considerazioni espresse su leggi approvate. Queste valutazioni vanno al di là dei casi specifici affrontati e attengono appunto a questioni di carattere sistemico. Per questo meritano di essere chiarite sino in fondo perche al di là della possibile forzatura giornalistica, non possono restare sospese per aria, nell’interesse appunto del buon andamento del rapporto tra diverse istituzioni. Questo – ha concluso – è il senso dell’incontro con Legnini”.