Renzi: orgogliosi di lavoro anti-corruzione, pronti a fare di più

'Ma no a generalizzazioni: chi le fa aiuta chi ruba'

APR 28, 2016 -

Roma, 28 apr. (askanews) – “Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto fino ad oggi, ma non è mai troppo quello che si fa contro la corruzione. Regole dure ne abbiamo già fatte, ma siamo pronti a fare di più”. Matteo Renzi risponde così a chi gli chiede – durante il #matteorisponde – misure contro la corruzione. E ribadisce: “E’ fondamentale che non ci sia l’atteggiamento di chi spara nel mucchio: se dici che sono tutti uguali, i ladri la fanno franca. Si bloccano le opere, ma i ladri non vanno in galera. Io voglio che vadano in galera: con le garanzie di un processo giusto, ma voglio che si arrivi a sentenza. Guai a generalizzare perchè chi lo fa, fa il gioco di chi ruba. Voglio che si dicano nomi e cognomi e che si vada a sentenza. E’ un principio di buonsenso”.

E Renzi ricorda: “Noi abbiamo fatto delle regole molto dure contro la corruzione. L’Anac di Cantone non c’era, l’abbiamo messa noi: ha consentito di commissionare il Mose, Expo ed altre opere. Abbiamo aumentato le pene per corruzione e mafia, reintrodotto abuso ufficio e autoriciclaggio. Abbiamo messo regole molto, molto dure. Ma non mi accontento, ho fame di risultati. Ogni volta che esce una storia di corruzione mi indigno e mi arrabbio, ma tutti insieme dobbiamo sapere riconoscere che ci sono distinazioni tra intere categorie e persone o gruppi che fanno qualcosa di illecito”. E poi “va fatto qualcosa di più in termine di cultura ed educazione”.