Trivelle, Renzi a enti locali: basta polemiche, sblocchiamo Italia

"Offro ramoscello d'ulivo gigante, per due anni lavoriamo insieme"

APR 21, 2016 -

Roma, 21 apr. (askanews) – “Il mio è un gigantesco ramoscello di ulivo, la mia richiesta a tutti gli amministratori è: per due anni, da qui alle elezioni, possiamo dare un segnale agli italiani che finalmente sblocchiamo le cose che sono bloccate?”.Dopo l’esito del referendum sulle trivelle, promosso da diverse Regioni, è questa la proposta che Matteo Renzi, incontrando i giornalisti a New York, rivolge a tutti gli amministratori locali d’Italia, che in precedenza aveva sferzato osservando: “Quelli che dicono ‘teniamo puliti i nostri mari’ e poi si scordano di fare i depuratori sono la negazione della buona politica”.

Un riferimento che Renzi nega fosse diretto in particolare a Michele Emiliano: “E’ un riferimento a tutti quelli che hanno responsabilità su depuratori e bonifiche. Ci sono regioni che devono spendere di più i soldi che hanno. E vale in molte regioni. In parte per colpa della burocrazia”. Ma quello che a Renzi preme è ribadire il messaggio di collaborazione, dopo settimane in cui “la discussione sulle trivelle ha raggiunto livelli affascinanti. La palma va al candidato a sindaco di Milano che ha detto di voler fermare le trivelle in Lombardia: bravo, si parlava delle trivelle in mare e in Lombardia il mare ancora non c’è”. Anche “la discussione turismo-piattaforme è fantastica: in Emilia Romagna ci sono le trivelle ma anche un terzo dei turisti in Italia. Al sud i turisti non vanno non per le piattaforme, ma perchè non ci sono le infrastrutture”.

Dunque per il premier il referendum è stato “un buco nell’acqua senza trivelle, ora parliamo delle cose serie. Pulite il mare, fate i depuratori. Basta polemiche, mettiamoci a lavorare. Gli amministratori locali sappiano che avranno tutto l’appoggio del governo per sistemare le cose che vanno sistemate, da noi non arriverà neanche una polemica vediamo se arriveranno dagli altri…”.