Referendum Riforme, l’11 maggio il Pd battezza comitati per sì

Molti deputati dem prenotano la prima fila, campagna referendaria sarà vetrina per ricandidature

APR 19, 2016 -

Roma, 19 apr. (askanews) – L’11 maggio segnerà l’avvio della campagna del Pd per il referendum costituzionale di ottobre.L’appuntamento è già segnato nell’agenda: al Nazareno a Roma saranno riuniti i dirigenti e militanti che hanno dato la propria disponibilità a organizzare sul territorio i comitati a sostegno del sì, che dovranno essere tantissimi.

Anche ieri sera, al Tg1, il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è detto ottimista sull’esito del voto ma ha anche ribadito che “se perdo lo dico e vado a casa”. Per questo la “macchina” del Pd sarà chiamata a produrre uno sforzo eccezionale per organizzare la campagna referendaria.Entro la settimana il Pd presenterà la sua richiesta di referendum. “Non l’abbiamo ancora fatto – spiega un parlamentare Dem – perchè c’era in campo l’iniziativa delle opposizioni e volevamo evitare la ‘corsa’ alla raccolta delle firme. Ora che l’hanno depositata presenteremo anche la nostra”.

Intanto da tutto il territorio sono già arrivate decine di richieste per l’apertura di comitati. Fin’ora la questione non era stata presa in mano in attesa che passasse il voto sulle trivelle, ma dopo che Renzi sarà rientrato dal viaggio in Messico e Usa il dossier sarà aperto. La prima cosa da fare è dare vita al comitato nazionale e trovare a guidarlo una figura di spicco, ma anche con doti comunicative.

Poi verrà l’organizzazione della rete sul territorio. Oltre alle adesioni arrivate dalle regioni, sono già molti i parlamentari che si sono proposti per un impegno in prima persona nell’organizzazione dei comitati. “Del resto – ragiona un onorevole Dem – un anno dopo il referendum ci saranno le politiche. Chi punta a essere ricandidato approfitterà della campagna referendaria per mettersi in ‘vetrina’”.