Renzi: con referendum in ballo il futuro di 11 mila lavoratori

"Le rinnovabili nei prossimi cinque anni non basteranno"

APR 15, 2016 -

Bologna, 15 apr. (askanews) – Con il referendum sulle trivelle si mette in ballo “il futuro di 11 mila lavoratori”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante un’intervista a Qn Quotidiano Nazionale a Bologna.

Domenica, ha spiegato Renzi “si vota per un quesito che riguarda le piattaforme, molte a largo della Romagna che riguarda un punto specifico: 11 mila lavoratori, il loro futuro, le fonti di approvvigionamento”. In Italia “stiamo chiudendo le centrali a carbone, ma le rinnovabili nei prossimi cinque anni non basteranno”. Poi, ha ricordato il premier “la macchina la prendono tutti, si prende l’ascensore, l’aria condizionata d’estate e il riscaldamento d’inverno servono. Abbiamo detto no al nucleare, no al carbone, qualcosa bisogna tirar su”.

Con il referendum “non si tratta di votare su nuove trivelle, ma che quelle che già ci sono vadano avanti: io credo sia meglio andare avanti con quello che c’è, l’alternativa è prendere le petroliere russe e arabe che inquineranno di più. Rispetteremo il volere dei cittadini, chi vuole votare sì ha il diritto di farlo, chi vuole far fallire il referendum può farlo è più semplice, noi rispetteremo quello che diranno gli italiani, ma è un referendum che riguarda la vita di 11mila persone”.