Riforme, M5s in piazza Montecitorio: sfiducia priorità Parlamento

Di Maio: Renzi fino allora non è premier pieno, Mattarella chiami

APR 11, 2016 -

Roma, 11 apr. (askanews) – Protesta M5s in piazza a Montecitorio mentre in aula sta per prendere la parola il premier Matteo Renzi sulla riforma della Costituzione giunta all’ultimo giro di boa in Parlamento: “Trivellopoli. Sfiducia” è il lungo striscione srotolato davanti al portone della Camera dai parlamentari M5s che invocano lo stop sulla riforma della Costituzione fino alle votazioni sulle mozioni di sfiducia al governo a seguito dell’inchiesta di Potenza, in programma martedì della prossima settimana in Senato.

“Non stiamo certo in aula a sentire la sua propaganda. Renzi sotto sfiducia – ha denunciato fra l’altro Luigi Di Maio – non è il nostro presidente del Consiglio. Se vuole, anticipiamo a questa settimana il voto sulla sfiducia e poi si voti sulle riforme. Ma come si fa a far votare la riforma della Costituzione proposta da un governo che è sotto sfiducia dal Parlamento? E non può essere certo Maria Elena Boschi, parte in causa nel deficit di legittimità attuale di governo e maggioranza, a risponderci”. Semmai il Quirinale. “Ci siamo rivolti a Mattarella – ha ricordato il vicepresidente della Camera – e siamo un po’ delusi dal suo ritardo, continuiamo ad aspettare l’incontro. Speriamo ci riceva il prima possibile”.

“Non è normale – ha fatto eco Danilo Toninelli – approvare la riforma di 40 articoli della Costituizoone richiesta da un governo che la prossima settimana il Parlamento può sfiduciare”.