Referendum Trivelle, Di Maio (M5s): Renzi è premier indegno

"Boicotta partecipazione per convenienza lobbies"

MAR 29, 2016 -

Roma, 29 mar. (askanews) – “Per la convenienza delle lobby dei petrolieri, ancora una volta Renzi mostra di essere un presidente del Consiglio indegno della carica, sabotando il diritto alla partecipazione dei cittadini, bollando un referendum come inutile e costoso, nascondendo la verità e la profondità delle conseguenze di una scelta del genere”. Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio, deputato e membro del direttorio del Movimento 5 stelle.

“Un presidente del Consiglio degno di questo nome – aggiunge – dovrebbe rispettare i cittadini e il loro diritto di votare e di esprimersi. Un presidente del Consiglio degno di questo nome non indice un referendum il 17 aprile, anzichè accorparlo alle amministrative di giugno, sprecando 300 milioni di euro di soldi pubblici solo per boicottare la partecipazione dei cittadini, che sono chiamati a difendere le più belle località turistiche italiane dai rischi di trivellazioni di petrolio entro le 12 miglia nautiche. Un presidente del Consiglio degno di questo nome non invita all’astensione su una votazione importante e su temi concreti, evitando di misurarsi sul No alle trivelle. Non assolda un’agenzia di comunicazione per inventare nuovi modi di mentire ai cittadini, dicendo loro che andare a votare al referendum è inutile. D’altronde da un presidente del Consiglio mai eletto non ci si può aspettare altro”.

Secondo Di Maio, “facendo questo Matteo Renzi è capace di tradire due volte il mandato di rappresentanza dei cittadini, da segretario del Pd e da presidente del Consiglio (non eletto).Può usare tutte le agenzie di comunicazione che vuole, ma la realtà resta: inadeguato lui e i suoi comportamenti, utili solo a gratificare quelli, lobbisti assortiti, dalle banche al petrolio, che gli pagano le campagne elettorali”.