Renzi: terrorismo non è guerra, non fare gioco dei nostri nemici

Daesh non merita di essere considerato uno stato sovrano

MAR 26, 2016 -

Roma, 26 mar. (askanews) – “Ancora sangue sull’Europa. Sangue innocente, di studenti, di famiglie, di turisti, di funzionari” e “in tanti mi scrivete: “Matteo, non aver paura di pronunciare la parola giusta. E la parola giusta è guerra”. Non credo che la parola guerra sia la parola giusta. E lo dico sapendo di andare contro il pensiero dominante. Non è un problema semantico o lessicale: utilizzare la parola guerra può servire per mettere al caldo le nostre insicurezze. Ma paradossalmente finisce per fare il gioco dei nostri nemici. Sono loro che vogliono parlare di guerra. Sono loro che hanno bisogno della nostra paura. Ci vogliono morti, ma se rimaniamo vivi ci vogliono paralizzati dal terrore”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi nella enews sottolineando che “noi dobbiamo reagire. Distruggendoli, certo. (Anche per via militare, dove necessario e possibile).Ma la guerra – ha spiegato – è fatta da stati sovrani, il terrorismo da cellule pericolose o spietate che non meritano di essere considerate stati sovrani. Loro vogliono farsi chiamare ISIS, Stato Islamico. Noi li chiamiamo Daesh”.