Stretta sulle auto blu, settimana prossima pdl in aula Camera

Vietate per tragitto da casa al lavoro, si rischia il carcere

MAR 10, 2016 -

Roma, 10 mar. (askanews) – La commissione Affari Costituzionali della Camera ha concluso ieri sera l’esame della proposta di legge che limita l’uso delle auto blu, che settimana prossima dovrebbe approdare in aula. Secondo il testo frutto dell’approvazione di una serie di emendamenti firmati da Emanuele Fiano del Pd le amministrazioni pubbliche non possono acquistare autovetture né possono stipulare contratti di locazione finanziaria aventi ad oggetto autovetture fino al 31 dicembre 2017, anziché 31 dicembre 2015, come previsto dall’ultima delle di stabilità.

Il provvedimento, nato da una proposta di legge a prima firma di Giorgio Sorial (M5S) e poi profondamente modificato in Commissione dal pacchetto di emendamenti Fiano, stabilisce inoltre che l’uso delle autovetture di servizio a uso non esclusivo a disposizione di ciascuna amministrazione inserita nel conto economico consolidato della P.a. inclusa la Banca d’Italia, la Consob e l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni sia consentito solo per singoli spostamenti per ragioni di servizio che non comprendono lo spostamento tra abitazione e luogo di lavoro in relazione al normale orario di ufficio. Il rischio, in caso di violazione di questa regola, è il reato di peculato d’uso punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.

Le pubbliche amministrazioni, incluse le autorità indipendenti, le regioni e gli enti locali, viene previsto, comunicano, ogni anno entro il 31 dicembre, in via telematica alDipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, e pubblicano sui propri siti istituzionali il numero e l’elenco delle autovetture di servizio a qualunque titolo utilizzate, distinte tra quelle di proprietà e quelle oggetto di contratto di locazione o di noleggio, con l’indicazione della cilindrata e dell’anno di immatricolazione le amministrazioni che non abbiano ancora effettuato la comunicazione provvedono comunque entro 30 giorni dalla data in vigore della legge. La mancata o incompleta comunicazione comporta una sanzione amministrativa da 500 a 10mila euro a carico del responsabile della mancata pubblicazione. La sanzione è irrogata dall’Anac. Decorsi 30 gg dalla scadenza del termine per la comunicazione il dipartimento della funzione pubblica segnala alla Corte dei conti e all’anac le amministrazioni che non hanno effettuato la comunicazione.

Secondo programma, la prossima settimana, dopo la votazione in Commissione del mandato al relatore Enzo Lattuca (Pd) a riferire in aula, il testo dovrebbe approdare all’esame dell’assemblea.