Roma, nuovo stop Lega a Bertolaso, è ancora alta tensione con Fi

Carroccio contro "gazebarie". Berlusconi insiste: è l'uomo giusto

MAR 10, 2016 -

Roma, 10 mar. (askanews) – Un’altra giornata ad alta tensione, l’ennesima, per il centrodestra sulla scelta del candidato sindaco per Roma. A meno di 24 ore dall’apertura delle “gazebarie” convocate per sancire la scelta di Guido Bertolaso, è stata di nuovo la Lega a scompaginare le carte.

Dopo che stamani, in una intervista al “Messaggero”, Silvio Berlusconi aveva espresso la convinzione che Salvini “sia stato mal consigliato” e che Bertolaso vincerà “al primo turno”, a metà pomeriggio è arrivato a sorpresa un comunicato stampa con cui la Lega si è chiamata fuori dalla consultazione del week end. “Non ci sono le condizioni di serietà e lealtà per sondare i cittadini sulla candidatura di Guido Bertolaso a sindaco di Roma”, hanno messo per iscritto Gianmarco Centinaio, capogruppo al Senato, e Giancarlo Giorgetti, vice segretario. Un comunicato firmato “Noi con Salvini” ma redatto da due esponenti di “peso” del Carroccio e assai vicini al leader. “Allo stato dell’arte – aggiungono Centinaio e Giorgetti – non c’è alcuna chiarezza sulle regole di questo referendum su Bertolaso che non è, né è mai stato il nostro candidato”. Alle primarie della Lega, insistono, gli elettori hanno detto “No Bertolaso”. Da qui l’invito a Forza Italia e Fdi a fare “un’ulteriore riflessione se non vogliamo consegnare la città di Roma nelle mani del Pd”.

Parole dure come macigni, che hanno portato il vertice di Forza Italia a chiedere direttamente al leader leghista una netta correzione della rotta, pena la rottura dell’alleanza. Deborah Bergamini, responsabile comunicazione di Fi, si è detta “sbalordita”, invitando Salvini “a fare chiarezza altrimenti si potrebbe davvero sospettare che le voci di un accordo fra Lega e M5s sono fondate”. Al momento, però, l’auspicata correzione non è arrivata. Cosa che ha portato Berlusconi a ribadire in serata, in una breve dichiarazione, che “Bertolaso è il professionista che abbiamo inseguito per mesi perché siamo convinti che sia l’unica persona in grado di risolvere i gravi problemi di Roma. Non deve essere il candidato di un partito o di una coalizione, deve essere ed è il candidato e il sindaco di tutti i romani”.

Silenzio assoluto, ufficialmente, in casa Fratelli d’Italia, che attende di vedere che piega prendono i rapporti tra Fi e Lega. Giorgia Meloni, che oggi ha sentito telefonicamente Bertolaso, mantiene la sua disponibilità a candidarsi in prima persona come “extrema ratio”, anche se questa possibilità, secondo quanto si apprende, la trova molto più favorevole rispetto a qualche settimana fa. Per prendere qualsiasi decisione, però, ci sarà da capire come evolverà il braccio di ferro tra Salvini e Berlusconi.