Renzi: su flessibilità Ue applichi documento Commmissione 2015

"Per noi fa testo quello, non chiediamo di cambiarlo"

FEB 26, 2016 -

Roma, 26 feb. (askanews) – L’Italia non chiede ulteriori flessibilità all’Ue ma, semplicemente, che si tenga fede alla linea fissata nel gennaio 2015 dalla stessa Commissione. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, al termine dell’incontro con il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker.

“Sulla flessibilità condividiamo il documento della Commissione del 12 gennaio 2015.Non chiediamo di cambiarlo, hic manebimus optime. Sul tema della flessibilità – ha rimarcato Renzi – per noi fa testo la dichiarazione della Commissione”.

L’Italia usera la flessibilità consentita e rispetterà gli impegni su deficit e debito, ma la sola austerity è “stupida”, ha aggiunto. “Pensiamo che l’Italia stia facendo più che i propri compiti a casa. Useremo la flessibilità consentita, pensiamo non si debba mettere in discussione la flessibilità e che in un clima come questo, di crisi internazionale, chi si affidasse alle politiche dell’austerity commetterebbe un errore. Oggi Juncker ha detto che l’austerity è stupida: sottoscrivo”.

“Accanto a questo, c’è bisogno di dare messaggi di rispetto delle regole: il debito in Italia deve andare giù, non perché ce lo chiede Juncker ma perché in un Paese che pensa ai propri figli il debito deve ridursi. Noi vogliamo ridurre il debito pubblico italiano. La legge di stabilità del 2015 fatta insieme a Jean-Claude dimostra che il deficit è il più basso e scenderà ancora nel 2016 e nel 2016. Il debito inizia a scendere dal 2016. Le politiche di serietà del bilancio sono giuste”.

Insomma, “sì al documento Padoan, sì alla flessibilità per come la commissione l’ha scritta, sì a un lavoro di serietà sul debito e no alle politiche basate su cieca mancanza di politica, perché avendo fatto le riforme credo ci sia bisogno di mettere in moto l’economia.