Mattarella incontra comunità italiana: “Today I’m a New Yorker”

Il presidente al museo Guggenheim, ospite il governatore Cuomo

FEB 11, 2016 -

Roma, 11 feb. (askanews) – “Today I’m a New Yorker”. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto salutare la numerosa comunità italiana che ieri sera si è riunita al museo Guggenheim di New York, per il ricevimento organizzato dalla conferenza dei presidenti delle maggiori organizzazioni italo-americane, tra cui la National Italian American Foundation (Niaf).

Un intervento molto sentito quello del presidente, ricco di rimandi alla storia degli italiani negli Stati Uniti. Al suo fianco la console generale di New York, Natalia Quintavalle, insieme a un ospite speciale, il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo.

Il politico italo-americano ha fatto gli onori di casa ricordando la storia di suo padre, Mario Cuomo, l’amato governatore italo-americano, e del legame che unisce i due popoli: “Siamo orgogliosi di essere americani e allo stesso tempo fieri di mantenere vive le tradizioni italiane”, ha detto Cuomo ricordando come nell’area vivano 3 milioni di americani che hanno origini italiane.

Come dicevamo è stato il governatore ad accogliere il presidente al posto del sindaco – anch’esso italo-americano – Bill del Blasio che Mattarella potrebbe incontrare domani, nel pomeriggio.Il presidente ha detto di sentirsi “a casa” e di essere felice per l’accoglienza calorosa.”New York è una antologia del mondo”, ha detto Mattarella.

Oggi il presidente porterà un altro omaggio all’ingegno e alla forza degli italiani negli Stati Uniti. Visiterà infatti Ellis Island, la porta di ingresso all’America che negli anni vide transitare oltre 4 milioni di italiani. Un simbolo molto forte di accoglienza e di solidarietà, ma anche molto attuale, vista la crisi dei migranti del Mediterraneo. Gli italiani arrivavano “carichi di speranze e difficoltà, ma anche di fiducia nei confronti della terra che li avrebbe accolti”, ha detto Mattarella che prima dell’incontro del Guggenheim ha visitato Ground Zero per rendere omaggio agli oltre 3.000 morti dell’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001.

Oggi si concluderà la sua visita newyorchese e in serata il presidente si trasferirà a Houston per l’ultima tappa del suo viaggio negli Stati Uniti. Ma dal Guggenheim oltre a voler ringraziare la forza con la quale gli italiani hanno contribuito al miglioramento di questo Paese, ha anche ricordato l’importanza delle donne: “La loro impronta è stata, ed è, fondamentale”.