Caos nel centrodestra a Roma, ora si pensa alle primarie

Salta incontro leader, già tramontata ipotesi Rita Dalla Chiesa

FEB 10, 2016 -

Roma, 10 feb. (askanews) – Caos nel centrodestra a Roma per la candidatura a sindaco della città. Il nome uscito ieri, Rita Dalla Chiesa, sembra già “bruciato” nel giro di 24 ore. Questo a causa dell’irritazione del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, non “per il nome” ma per il “metodo”, in particolare la comunicazione all’esterno dell’ipotesi Dalla Chiesa.

La diretta interessata, già oggi, a Radio 24, ha fatto una parziale marcia indietro: “Non ho deciso – ha detto – non credo di essere all’altezza, sono una persona assolutamente normale.Con la politica non ho mai avuto molto a che fare, poi uno può fare politica tutti i giorni, andando in televisione, esprimendo idee. Posso dire che sono nel panico? Me lo concedete? Io non credo di essere pronta. E’ una cosa seria, non si tratta solo di politica, si tratta di prendere le redini di una città che ha raggiunto un degrado totale, assoluto e io sono veramente un microbo rispetto a tutto il resto. Penso che debbano esserci dei tecnici con delle palle quadrate per cercare di tirare su il tutto, io posso parlare da cittadina”. Però la possibilità, anche se con poche chances, resta aperta: “Non lo so. Vediamo, vediamo”.

Quel che è certo è che l’incontro in programma stasera a Roma tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni per fare il punto sulle candidature è stato annullato. Fonti del centrodestra hanno spiegato che “come deciso di comune accordo” l’incontro “si terrà nei prossimi giorni”. Una formula diplomatica. “La realtà è che ora siamo nel caos”, riferisce un esponente della coalizione. E per uscirne si affaccia l’ipotesi di tenere primarie a Roma ma anche in altre città in cui non si trova un accordo sulle candidature come Bologna, Napoli e Torino. Ipotesi non esclusa da Salvini come ultima possibilità: “Di riunioni ne abbiamo fatte abbastanza. Se il nome si trova bene, oppure si facciano primarie: ci sono 5-6 persone disponibili, facciamo scegliere i cittadini romani”.

Una ipotesi che trova subito il favore di Fdi: “Per risolvere il rebus dei candidati di centrodestra alle prossime elezioni amministrative – ha detto Giorgia Meloni – Fratelli d’Italia ha proposto lo strumento delle primarie. Oggi anche la Lega si dice finalmente disponibile a celebrarle e in alcune città esponenti importanti di Forza Italia, penso ad esempio a Bologna, le chiedono a gran voce. A questa punto chiedo a Berlusconi e a Salvini quando vogliamo vederci per stilare insieme le regole per la celebrazione delle primarie in tutte le principali città italiane”.

Prima di arrivare alle primarie, però, si tenterà ancora di trovare una soluzione. Il leader della Lega, parlando con i cronisti in piazza Montecitorio, ha detto di apprezzare una eventuale candidatura di Irene Pivetti (“Il nome della Pivetti me l’hanno fatto, non la vedevo da 15 anni ma mi piace”) e soprattutto ha riaperto ad Alfio Marchini, dicendo che “se dice che si rifà al centrodestra e dice che è alternativo al Pd e ai Cinque stelle…”. Un nome, però, quello dell’imprenditore, che non sarebbe “digeribile” per Fratelli d’Italia. Dopo settimane di confronti, insomma, la situazione è ancora a zero.