Sc: Delrio risponda su cancellazione rotte Ryanair

Librandi-Vargiu: a rischio mobilità migliaia cittadini

FEB 4, 2016 -

Roma, 4 feb. (askanews) – “La compagnia aerea Ryanair, che negli ultimi anni è divenuto il primo vettore in Italia con 26,1 milioni di passeggeri nel 2014, quasi 3 milioni in più di Alitalia, ha deciso di interrompere 16 collegamenti italiani, in particolare da e per gli aeroporti di Alghero e Pescara e di ridurre quelli da e per Crotone. Una scelta che ricadrà sulla mobilità degli italiani, in primis dei residenti delle regioni colpite, e sull’attrattività economica e turistica delle città interessati al taglio dei voli. E avrà ricadute pesanti anche sull’occupazione: circa 600 posti di lavoro persi, senza considerare gli effetti indiretti sull’indotto”. Lo affermano i deputati di Scelta Civica, Gianfranco Librandi e Pierpaolo Vargiu.

“Secondo quanto dichiarato dai vertici di Ryanair – proseguono – la scelta di tagliare le rotte sarebbe maturata a seguito dell’aumento di 2,5 euro a passeggero delle tasse municipali aeroportuali, introdotto dal primo gennaio 2016, che porta così il prelievo a 9 euro a passeggero. Risorse che saranno destinate a finanziare il fondo speciale per gli ammortizzatori sociali aggiuntivi ai lavoratori del trasporto aereo, previsto dal provvedimento da più parti definito ‘decreto Salva Alitalia’. Per questo motivo – annunciano Vargiu e Librandi – abbiamo presentato una interrogazione al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, per capire quali misure il governo intende assumere per evitare che la decisione di Ryanair comprometta la mobilità di centinaia di migliaia di italiani e danneggi il tessuto imprenditoriale ed occupazionale delle tre regioni interessate; se la scelta di aumentare le tasse municipali aeroportuali sia stata accompagnata da un’analisi di impatto economico e, nel caso, se siano stati valutati gli effetti del maggior prelievo sull’offerta di voli e sulla competitività dell’Italia rispetto ad altri paesi europei; quali misure, anche di carattere normativo, il governo intenda assumere per promuovere e rilanciare il comparto aereo in Italia, una maggiore concorrenza tra vettori e l’attrattività del nostro Paese come meta per il grande pubblico dei cosiddetti ‘voli low cost'”.