Renzi per terza volta in Africa tra Onu, terrorismo e migranti

Prima tappa in Nigeria, poi, fino a mercoledì, Ghana e Senegal

FEB 1, 2016 -

Roma, 1 feb. (askanews) – Da oggi a mercoledì il premier Matteo Renzi sarà per la terza volta da presidente del Consiglio nell’Africa subsahariana per un viaggio che lo porterà in tre diversi stati, dalla Repubblica Federale della Nigeria alla Repubblica del Ghana, alla Repubblica del Senegal. Dopo Mozambico, Congo e Angola nel 2014, Etiopia e Kenya l’anno scorso Renzi è in assoluto il capo di governo italiano che più si è impegnato su quest’area. “Una strategia di politica estera degna di questo nome – ha ricordato al rientro da Addis Abeba e Nairobi l’anno scorso – non può che mettere al centro dell’interesse italiano l’Africa, le sue potenzialità, le sue contraddizioni, le sue ricchezze. Dopo anni di immobilismo finalmente si riparte”.

Il viaggio inizia dalla Nigeria in un momento di grave tensione dopo che ieri in un’attentato di Boko Haram nel nordest del Paese sono morte almeno 85 persone. Oltre ai dossier dedicati alla cooperazione (“è nostro dovere investire di più in questo” ha ribadito più di una volta), agli accordi commerciali e alla questione immigrazione sarà la lotta al terrorismo uno dei temi forti dei colloqui con i leader africani. In mezzo a tutto questo c’è anche – e certo non ultimo tema in agenda – la campagna elettorale per il seggio italiano nel Consiglio di sicurezza dell’Onu per il biennio 2017-2018.

In programma per oggi pomeriggio, ad Abuja, capitale della Nigeria, l’incontro con il presidente Muhammadu Buhari. Sempre in giornata Renzi si sposterà ad Accra, capitale del Ghana, e vedrà il presidente John Dramani Mahama. Domani, in mattinata, dopo una visita al mausoleo di Kwame Nkrumah, rivoluzionario e politico ghanese, figura di spicco nella storia della decolonizzazione e del panafricanismo, Renzi interverrà al parlamento ghanese. Proprio in Ghana, a dicembre, era stato anche l’ex viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda, recentemente nominato ambasciatore italiano all’Ue.

A Dakar, invece, dopo un incontro col primo ministro senegalese Mohammed Dionne, Renzi parteciperà al seminario del ‘Programme d’Appui au Développement Economique et Social’ (Padess) finanziato dalla cooperazione italiana, per poi incontrare il presidente della Repubblica Macky Sall. Sall, esponente del Partito democratico del Senegal, è il presidente della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) e alla conferenza di Malta Ue-Africa dello scorso novembre si è distinto con un intervento che chiedeva a Bruxelles un impegno sul fronte fiscale riguardo alle imprese europee attive nel continente nero. Sall, infatti, denunciò la sottrazione in termini di mancato gettito fiscale di centinaia di miliardi di dollari all’anno ai Paesi africani e chiese un controllo maggiore su questo piuttosto che mettere sul piatto nuovi aiuti. Infine, mercoledì mattina, prima di rientrare in Italia, Renzi interverrà all’università Cheikh Anta Diop, la maggiore del Paese.