L’ambasciatore della Danimarca: perchè confischiamo i beni ai rifugiati

Le nuove regole per i richiedenti asilo

GEN 27, 2016 -

Roma, 27 gen. (askanews) – Con le nuove norme sui richiedenti asilo varate ieri dal parlamento danese “anche i rifugiati saranno obbligati a finanziare la propria permanenza se possibile, oppure sarà la società a prendersene cura. La novità è che le stesse regole che valgono per i danesi varranno anche per i richiedenti asilo”. Lo ha detto l’ambasciatore di Danimarca in Italia, Birger Riis-Jorgensen, nel corso dell’audizione presso la Commissione Schengen, presieduta dall’onorevole Laura Ravetto (FI).“In Danimarca – ha aggiunto il diplomatico – abbiamo un sistemasociale che funziona e che riteniamo prezioso, pertantomeritevole di salvaguardia e tutela. Dinnanzi a flussi cosìmassicci di migranti se non usiamo la massima cautela nonriusciamo ad affrontare questa sfida, quindi non riusciamo amantenere in piedi un sistema che funziona bene”.In merito alle nuove norme l’ambasciatore Riis-Jorgensen haspecificato che l’istituto della ‘confisca dei beni’ “è previstonella prima fase: i migranti arrivano in Danimarca, vengonotrasportati in centro di accoglienza e i loro beni vengonoesaminati”. “Se i richiedenti asilo non hanno mezzi, nondispongono di beni, viene loro fornito un alloggio e del cibo,ovvero dei sussidi se nell’alloggio in cui si trovano cucinano da soli. Nel caso di una famiglia di quattro persone il sussidiosarà di circa 1.200 euro”, ha insistito.“I beni che vengono confiscati – ha sottolineato l’ambasciatoreRiis-Jorgensen – vengono utilizzati dal richiedente asilo perpagare il vitto e l’alloggio, nel caso in cui a quest’ultimo nonresti denaro allora subentra poi lo Stato”.Aer