Valmaggi (Pd): togliere subito scritta Family Day dal Pirellone

Vice presidente del consiglio lombardo scrive a Maroni e Cattaneo

GEN 23, 2016 -

Milano, 23 gen. (askanews) – Togliere subito la scritta “Family day” illuminata dal Pirellone. È la richiesta che Sara Valmaggi, esponente del Pd e vice presidente del consiglio regionale della Lombardia, ha rivolto per lettera al presidente della Regione Roberto Maroni, a quello del consiglio regionale Raffaele Cattaneo e al segretario generale del Consiglio Regionale Romano Colozzi. La Valmaggi “stigmatizza ufficialmente l’uso improprio che la Giunta ha voluto fare del palazzo di Via Filzi 22. Ritengo infatti quantomeno disdicevole che il Pirellone, quale sede del Consiglio Regionale, venga utilizzato per propagandare iniziative di una sola parte” ha scritto.

La Valmaggi ha detto di essere venuta a conoscenza tramite la stampa della volontà della Giunta di utilizzare Palazzo Pirelli per propagandare l’adesione al Family Day, e di aver chiesto, nel corso della seduta dell’Ufficio di presidenza di giovedì 21, se fossero arrivate richieste o comunicazioni in merito. La risposta fu negativa, ma lei comunque ha fatto mettere a verbale di essere contraria, ottenendo l’appoggio della maggioranza dei componenti. Solo nel pomeriggio di venerdì, ha ricostruito, il segretario generale ha inviato una nota con la comunicazione di giunta, che neppure specificava quando l’iniziativa sarebbe partita. Nella serata di venerdì, senza alcuna verifica con l’Ufficio di Presidenza, si è provveduto poi all’illuminazione di parte del Palazzo per comporre la scritta sulla facciata.

“Rilevo che esiste un insieme di regolamenti che, come Ufficio di Presidenza, abbiamo approvato al fine di garantire un utilizzo dignitoso e condiviso degli spazi a nostra disposizione e che, questa scelta unilaterale da parte della Giunta, ha vanificato, umiliando in questo modo il nostro ruolo e il nostro lavoro. Per questi motivi ritengo necessaria l’immediata sospensione dell’iniziativa” ha scritto la Valmaggi, che vorrebbe sapere se sia stato coinvolto in qualsiasi modo il personale del Consiglio, nel caso in cui “i costi aggiuntivi di organizzazione, oltre che quelli di utilizzo dell’energia elettrica, non vengano computati nelle voci di Bilancio”.