Cav cerca evitare spaccatura Fi: unioni civili ok, ddl Cirinnà no

E alla riunione dei gruppi parlamentari cambia la linea: niente più libertà coscienza

GEN 13, 2016 -

Roma, 13 gen. (askanews) – Il terreno è di quelli scivolosi, perché si tratta di diritti della persona. E Forza Italia resta ancora un partito liberale. Silvio Berlusconi prova così a evitare che il tema delle unioni civili, con la “contestata” norma sulla stepchild adoption, diventi nuovo terreno di scontro nel suo partito ormai diviso in fazioni.

Per questo in una cena con i presidenti dei gruppi Renato Brunetta e Paolo Romani, ha deciso di partecipare alla riunione congiunta dei gruppi di Camera e Senato in cui i parlamentari dovevano affrontare la questione del voto sul ddl Cirinnà. Alla fine si è deciso: niente libertà di coscienza, a differenza dell’indicazione data precedentemente, Forza Italia voterà contro il progetto di legge presentato dalla senatrice del Pd. Con un distinguo, che durante la riunione è stato ribadito dallo stesso Berlusconi: Fi resta favorevole alle unioni civili.

Nelle ultime ore molte sono state le pressioni sul leader azzurro perché si prendesse una posizione netta rispetto al provvedimento: chi per sensibilità verso le indicazioni del mondo cattolico, chi per uniformarsi alla linea degli altri alleati di centrodestra, Lega e Fdi. Non è escluso, tuttavia, che qualcuno sia alla Camera che al Senato (dove il voto ‘pesa’ di più) non decida comunque di schierarsi secondo coscienza. Tra gli esponenti di Forza Italia, infatti, in passato c’era già chi aveva dichiarato di essere a favore del provvedimento, come Stefania Prestigiacomo e Michela Vittoria Brambilla. Quest’ultima, peraltro, si era espressa in un’intervista al Corriere della Sera in cui aveva dichiarato di parlare a nome anche dell’ex Cav.

In effetti, circa un anno fa, lo stesso Berlusconi nel corso di una conferenza stampa si era detto a favore del modello tedesco che prevede anche la stepchild adoption. D’altra parte, la sua compagna Francesca Pascale si è molto spesa a favore dei diritti delle coppie omosessuali. Con tanto di impegni nero su bianco e in pubblico con diverse associazioni impegnate per il riconoscimento dei diritti delle coppie gay.