M5s fibrilla, senza dimissioni provvedimenti contro Capuozzo

Ira Fico su intercettazioni. E domani Di Maio e Di Battista vanno in tv. Il Pd: vergogna assenza contraddiorio

GEN 11, 2016 -

Roma, 11 gen. (askanews) – Rosa Capuozzo per ora resiste. Il sindaco di Quarto non accoglie la richiesta arrivata ieri dal blog di Beppe Grillo di dimettersi e di far tornare alle elezioni l’unica cittadina campana governata dal Movimento 5 Stelle, finita nella bufera per l’indagine sulle infiltrazioni camorristiche nell’amministrazione comunale che ha portato già alle dimissioni di un assessore Giovanni De Robbio, eletto con i pentastellati. Se Capuozzo non dovesse cambiare idea e restasse sulla poltrona di primo cittadino saranno inevitabili provvedimenti da parte dei vertici del Movimento: il caso del sindaco di Gela, Domenico Messinse, insegna. Espulso da M5S a fine dicembre per essere “venuto meno agli obblighi assunti con l’accettazione della candidatura” e per essersi “dimostrato totalmente fuori asse rispetto ai principi di comportamento degli eletti nel Movimento 5 Stelle”.

La vicenda di Quarto però è una grana ancora più grossa per i 5 stelle soprattutto perché riguarda una regione da cui vengono quattro dei cinque componenti del cosiddetto direttorio: Carla Ruocco, Carlo Sibilia, Luigi Di Maio e Roberto Fico. Di loro oggi l’unico a parlare sulle vicenda è stato Fico, finito in una intercettazione tra la Capuozzo e il capogruppo M5s in comune, Alessandro Nicolais, attraverso un post su facebook, per annunciare l’intenzione di “denunciare chiunque arbitrariamente manipolerà il contenuto di conversazioni telefoniche per farne false interpretazioni al fine di gettare fango sulle persone oneste”: “Leggo – afferma Fico – di un mio invito fatto al sindaco di Quarto ad ‘andare avanti tranquillamente’ risalente allo scorso 16 dicembre. Tutto ciò è palesemente falso, fuorviante e costruito ad arte. Il messaggio a cui si fa riferimento nell’intercettazione pubblicata è stato inviato da me al consigliere Nicolais che chiedeva spiegazioni sulla cacciata di De Robbio. Il mio messaggio diceva, testualmente: ‘Andate avanti e cercate di lavorare tranquillamente'”.

Il resto del direttorio tace e quasi non si fa vedere in un transatlantico gremito per il sì alle riforme costituzionali: verso le 17, poco dopo la dichiarazione di voto di Danilo Toninelli, escono dall’aula Alessandro Di Battista e Di Maio e raggiungono alla buvette per un caffè Carla Ruocco e Carlo Sibilia. Fico non c’è, dai tabulati della votazione risulta in missione. Di Maio evita le domande dei cronisti sul futuro della Capuozzo e fa battute sul Napoli campione d’inverno. Domani sarà ospite di Ballarò su Raitre “senza contraddittorio” lamenta già Alessia Rotta del Pd, denunciando come anche Di Battista sarà ospite da solo a 8 e mezzo su La7 e forse Fico a DiMartedì.

La base intanto continua a dividersi: sotto il post in cui Grillo chiede le dimissioni della Capuozzo continuano i commenti e si dividono tra chi appoggia la decisione del leader e chi invece ritiene che “il sindaco se (come pare) è incolpevole allora non deve dimettersi, dare le dimissioni siognificherebbe che gli onesti gettano la spugna, occorre invece restare a testa alta far valere le prorie ragioni”. Al fianco del sindaco di Quarto si schiera anche un deputato campano Luigi Gallo che nella notte su facebook scrive: “Sulla base dei fatti noti ad oggi, esprimo piena solidarietà all’Amministrazione comunale di Quarto. Non essendo emersa ad oggi alcuna palese violazione delle norme giuridiche né del regolamento del Movimento 5 Stelle, del sindaco, della Giunta e degli attuali consiglieri comunali del M5s non condivido la decisione comunicata tramite il blog di Beppe Grillo. Ad oggi risultano tutti, secondo le indagini, parte lesa di un tentativo di infiltrazione e che l’Amministrazione comunale rispetto alle vicende accadute ha operato come argine ai tentativi di infiltrazioni, non cedendo alle pressioni di interessi oscuri sui quali la Magistratura attualmente indaga.Qualora sussistessero motivazioni, non note ai più, a supporto di questa richiesta di dimissioni resto in attesa che vengano comunicate. Sono dalla parte di chi, sul proprio territorio, combatte quotidianamente il malaffare.Quarto, continua a lottare”.