D’Alema: su Medio Oriente Italia non è protagonista

"Non siamo tra coloro che rimettono insieme i pezzi"

GEN 11, 2016 -

Roma, 11 gen. (askanews) – All’estero “non siamo tra i protagonisti. Questo ci ha evitato se non altro di commettere errori. Non siamo tra coloro che hanno destabilizzato, ma neppure tra coloro che cercano di rimettere insieme i pezzi”. Lo ha detto l’ex premier e già ministro degli Esteri Massimo D’Alema, in un colloquio con il Corriere della Sera.

Sul Medio Oriente, ha spiegato, “era sbagliato l’ostracismo verso l’Iran” ed “era dettato non dagli interessi dell’Occidente, ma da quelli dei due alleati dell’Occidente: Arabia Saudita e Israele. I quali, più che alleati, si sono rivelati due problemi”.

In Libia, ha continuato D’Alema, “non c’è affatto un sentimento anti-italiano. Anzi, tutti sperano che assumiamo un ruolo. Purtroppo il giorno dopo che Renzi ha rivendicato un ruolo-guida in Libia, l’Onu ha nominato l’ambasciatore tedesco”.

Sul ruolo dell’Italia all’interno dell’Unione europea l’ex premier ha ricordato che “non siamo mai andati in Europa con il cappello in mano. Il centrosinistra vi andò con l’autorevolezza di governi che ridussero il debito pubblico dal 132 al 102% del Pil, portando l’Italia nell’euro e ottenendo per Prodi la presidenza della Commissione”. A picchiare i pugni sul tavolo, ha aggiunto D’Alema, “provarono Berlusconi e Tremonti, senza grandi fortune. Non seguirei quella strada. Renzi, anziché baccagliare con la Merkel dovrebbe farsi promotore con gli altri leader del socialismo europeo di una nuova politica. Che fine ha fatto il piano di investimenti Juncker?”.