Renzi: in Libano da militari e in scuole,questo serve alla pace

Loro un esempio per noi: il fanatismo va combattuto così

DIC 22, 2015 -

Roma, 22 dic. (askanews) – “Investire su bellezza e educazione: questo è ciò che il mondo chiede all’Italia. Questo è ciò che serve al mondo di oggi. Riscoprire l’identità di ciò che siamo in alternativa al nichilismo e al fanatismo. E dare a questi bambini (i cui occhi parlano al cuore) una educazione – come fanno con abnegazione i rappresentanti del governo libanese – è l’unico modo per dare a queste terre un futuro di pace”. Lo ha scritto su Facebook il premier Matteo Renzi al termine della sua giornata in Libano, argomentando le ragioni delle sue scelte per gli incontri avuti oggi.

“Il Libano – ha sottolineato il premier- ha 4 milioni di abitanti, 15 volte in meno dell’Italia. E accoglie 1,5 milioni di rifugiati siriani, dieci volte in più dell’Italia.Bastano queste cifre per dire quanto sia importante lavorare in sostegno dei nostri amici e alleati libanesi. Chi dice “aiutiamoli a casa loro” dovrebbe spiegare come: noi siamo partiti dalla cooperazione internazionale e dalle ottime relazioni bilaterali. In campo economico e militare, certo. Ma anche educativo e culturale. Perché se non si investe sulla scuola e sul sapere si rischia di consegnare un’intera generazione all’estremismo e al fanatismo”.

“Ecco perché nella breve missione in Libano accanto alle nostre truppe e alle autorità territoriali – ha concluso Renzi- ho incontrato anche i bambini di una scuola e i restauratori di un museo, entrambi sostenuti dalla cooperazione italiana”.