Centrodestra unito contro manovra: è legge-marchetta, illegittima

Avranno unico relatore di opposizione, sarà Polverini

DIC 15, 2015 -

Roma, 15 dic. (askanews) – Una riedizione della legge mancia, una “legge marchetta”, “illegittima” e di uno “squallore infinito”. Il centrodestra si presenta unito in conferenza stampa per bocciare sonoramente la legge di stabilità del governo Renzi. Una strategia comune che si tradurrà nella scelta di avere un relatore unico di opposizione, Renata Polverini, e plasticamente rappresentata davanti ai giornalisti dagli interventi di tutti i capigruppo: gli azzurri di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, dal presidente dei deputati leghisti, Massimiliano Fedriga, e da quello di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli.

Il presidente dei senatori azzurri ha raccontato di come tutte le forze di opposizione avessero risposto all’appello del relatore Tonini a dare il loro contributo, con emendamenti di merito e senza fare ostruzionismo. “Ma a un certo punto – spiega – la discussione si è fermata, il governo ha presentato un mini-maxi emendamento con varie mance e mancette, una legge mancia quale mai si è vista in una legge di stabilità. E ci hanno detto che dei grandi temi che avevamo posto se ne sarebbe parlato alla Camera”.

Ma a Montecitorio, denuncia Brunetta, le cose non sono cambiate. “Se è possibile – osserva – alla Camera sta succedendo di peggio, questa è una legge di marchette, irresponsabilmente in deficit. E’ di uno squallore infinito, tutte le mediazioni sono avvenute all’interno della maggioranza, mai vista una legge di stabilità di questo degrado”.

Critico anche il capogruppo leghista, Massimiliano Fedriga. Fedriga: “Questa – sottolinea – è una legge di stabilità illeggitima che se impugnata potrebbe decadere. Renzi è convinto di poter agire al di fuori di ogni regola”.

Sulla stessa linea Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia. “Il governo in prima persona sta rieditando la legge mancia, ha trasformato – afferma – la legge di stabilità in una sommatoria di interventi molto peggiori di quelli a cui eravamo abituati nella prima e nella seconda Repubblica. Siamo di fronte all’opposto della forza rottamatrice, ci si aspettava un cambio di passo ma se questo è il cambio di passo siamo al disastro”. Per Renata Polverini, inoltre, “questo è un grande provvedimento elettorale”.