Renzi: l’Italia chiuderà il 2015 con Pil a 0,8%. Anzi a 0,9%

La stima del premier, poi corretta dopo intervento Padoan

DIC 1, 2015 -

Roma, 1 dic. (askanews) – L’Italia chiuderà l’anno con il Pil a +0,8%, anzi no a + 0,9%. A dare le cifre è stato il premier Matteo Renzi, durante la presentazione del libro di Bruno Vespa “Donne d’Italia”. Al giornalista che, nel giorno delle stime (previste in frenata) dell’Istat sulla crescita, gli chiedeva una previsione, Renzi ha risposto: “Noi abbiamo fatto a inizio anno una previsione dello 0,7%, poi visto che le cose andavano meglio l’Istat ha portato la stima allo 0,9%, forse chiudiamo allo 0,8, per il Mef chiudiamo comunque allo 0,9%”.

Per il premier, però, qualunque sia il risultato finale, “i dati sono ancora in movimento, comunque migliori delle previsioni di inizio anno”. Al termine del dibattito, però, Renzi si è corretto rispetto alla previsione fatta dello 0,8%: “Sulla crescita del Pil, +0,8% o + 0,9%, la mia posizione è quella di Padoan. Lo dico perchè sono stato appena richiamato all’ordine dal ministro, mi ha scritto di tenere la linea dello 0,9%”.

Il premier, comunque, si è dichiarato ottimista sulla crescita italiana. “Se l’Italia rimette in moto la fiducia e la consapevolezza nei propri mezzi – ha detto – riparte, ciò che può fare il consumo interno è pazzesco, straordinario, ed è ripartito. Poi l’Istat dice che abbiamo avuto un calo dell’export e la ripresa dei consumi porta a una crescita dell’import”.

Per quanto riguarda il lavoro, ha detto ancora, “l’anno scorso la disoccupazione era al 13% oggi all’11,5%, è ancora alta ma è un punto e mezzo in meno, la disoccupazione giovanile stava al 46% ora è al 39,8. Se uno fosse contento del 39,8% andrebbe ricoverato, ma nel giro di un anno e mezzo il Jobs Act ha fatto 300 mila posti di lavoro. I segnali di ripartenza ci sono, ma io non mi accontento, voglio l’Italia che fa meglio della Germania”.