Roma, 27 nov. (askanews) – “Prima di decidere interventi militari, occorre avere una chiara strategia sul dopo. Ecco perchè noi manteniamo i nostri impegni cercando di rafforzare il coordinamento di tutti gli alleati della coalizione internazionale”. Lo ha ribadito il premier Matteo Renzi, nella sua e-news settimanale.
“Dal Libano all’Afghanistan, dall’Iraq alla Somalia, fino ai Balcani – ha ricordato il presidente del Consiglio – l’Italia è uno dei paesi con il maggior numero di soldati all’estero. Ma questa nostra presenza non può essere scollegata da una strategia. Abbiamo già visto ciò che è accaduto in Libia, quando si è bombardato senza pensare al dopo”.
Da qui la necessità di una iniziativa diplomatica: “Non ci giriamo intorno. E oggi tutti noi ci siamo sentiti francesi, stretti attorno al popolo di Parigi. La lotta al terrorismo, il controllo dell’immigrazione, il sostegno allo sviluppo funzionano molto meglio, è una banalità dirlo, se il processo di dialogo instaurato a Vienna per la Siria (e che l’Italia vuole replicare per la Libia) produrrà come è possibile risultati concreti”.