Renzi: contro terrore no interventi spot, creano Libia-bis

"Chiudere le frontiere? Parte di loro è nata in Europa"

NOV 19, 2015 -

Roma, 19 nov. (askanews) – Per reagire alla minaccia terroristica non servono “interventi spot”, che rischiano solo di creare altre “Libia-bis”. Lo ha scritto il premier Matteo Renzi nella e-news che invia periodicamente ai sostenitori: “Chi fa politica non può concedersi il lusso della superficialità. Questa partita è molto più complessa di come in tanti la raccontano. Interventi spot possono creare danni ancora più grandi come accaduto in Libia, vicenda di cui noi italiani conosciamo bene le conseguenze”.

Continua Renzi: “E a quelli che dicono: ‘chiudiamo le frontiere dell’Europa’ voglio ricordare che gli attentatori di Parigi erano francesi, che il boia dell’Isis in Siria – appena ucciso da un drone americano – era un cittadino inglese, che le ricerche di queste ore si stanno concentrando in Belgio e nelle periferie della capitale transalpina, non in Medio Oriente. Perché una parte dei nostri nemici è nata e cresciuta in Europa. Ecco perché occorre una strategia di lungo periodo, che contempli investimenti nelle periferie, nelle scuole, nello sport giovanile, nei luoghi di integrazione”.