Verso accordo sui giudici della Consulta. Pd: coinvolgeremo tutti

Per i dem si fa il nome di Barbera, Sisto per Fi. Seduta il 25

NOV 17, 2015 -

Roma, 17 nov. (askanews) – La prossima seduta comune del Parlamento potrebbe essere quella buona per eleggere i tre giudici della Corte costituzionale, le cui poltrone sono vacanti ormai da mesi. Quella di domani sarebbe stata la ventisettesima votazione ma è stata rinviata su richiesta della maggioranza, in particolare del Pd, che sta lavorando a trovare un’intesa che “coinvolga tutte le forze politiche”.

Questa mattina ne hanno parlato i capigruppo del Pd, Ettore Rosato e Luigi Zanda, nell’incontro settimanale a palazzo Chigi con il premier Matteo Renzi e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi. I giudici da eleggere sono tre, e per tutti è richiesto lo stesso quorum, i tre quinti dei componenti del Parlamento in seduta comune. “Abbiamo rappresentato ai presidenti delle Camere la necessità di avere più tempo per cercare un accordo sull’elezione dei tre giudici costituzionali mancanti – ha spiegato Rosato -. Ci stavamo lavorando, poi i fatti di Parigi hanno ovviamente portato i nostri pensieri altrove”, ma “chiediamo un rinvio proprio perché non vogliamo un’altra seduta a vuoto ma intendiamo arrivare a una fumata bianca”.

Il Movimento 5 stelle oggi ha rilanciato sul blog di Beppe Grillo la sua richiesta di trasparenza: “fuori i nomi e discutiamo”, denunciando che “la Corte costituzionale è mutilata, incompleta, fin dal giugno 2014”. Già da allora, ricordano, “il M5s ha reso noto le personalità che avrebbe votato come giudici per la Corte costituzionale: i professori ordinari di diritto costituzionale Franco Modugno dell’università La Sapienza di Roma e Silvia Niccolai, dell’università di Cagliari e l’avvocato Felice Besostri. Nomi di personalità autorevoli, sganciate dai partiti”.

Fonti parlamentari oggi smentiscono che ci sia la volontà di escludere il Movimento 5 stelle dalla partita, anzi Rosato ha assicurato: “Faremo i nostri nomi al Movimento 5 Stelle 48 ore prima della seduta come da loro richiesto. Il clima è collaborativo e positivo, c’è tutta la volontà di arrivare a un accordo”.

Quanto ai papabili, in quota Pd il nome più forte sarebbe quello del costituzionalista Augusto Barbera, professore emerito di Diritto costituzionale nell’Università di Bologna; meno chance avrebbe invece Stefano Ceccanti, il cui nome è comunque spinto da una parte dei dem. Forza Italia invece punterebbe su Francesco Paolo Sisto, ex presidente della commissione Affari costituzionali di Montecitorio.