Domani Lega in piazza con Berlusconi, timori per proteste

Tre cortei antagonisti a Bologna, nessuno autorizzato dalla polizia

NOV 7, 2015 -

Roma, 7 nov. (askanews) – Per i più enigmatici, domenica 8 a Bologna ci sarà una partita del campionato “Humanity cup” con la sfida tra “Zecche rosse” e “Malvagisti pop-padani”, tutti rigorosamente mascherati. Per i meticci, invece, l’appuntamento sarà “musicale” a suon di pentole, coperchi e “tutto ciò che può portare frastuono e disturbo nei confronti di Salvini e dei suoi sodali”. Gli antifascisti hanno già tappezzato la città di slogan “Mai con Salvini, Bologna non si Lega”. Motivazioni differenti, come differenti sono i luoghi degli appuntamenti. Ma un unico obiettivo: rovinare la festa al raduno organizzato da mesi dalla Lega che, quasi a tempo scaduto, ha avuto l’adesione anche del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

Questo è il programma del week end sotto le Due Torri. Una città blindatissima da centinaia di agenti sotto la regia del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato per ore alla vigilia del raduno del Carroccio. Musei chiusi, sala Borsa sbarrata, la statua del Nettuno transennata e bus deviati.

I pullman del popolo padano (600 circa secondo gli organizzatori) sono attesi domenica in mattinata in un luogo non ancora comunicato dalla Questura per evitare disordini prima dell’inizio della manifestazione. Ma già dalle 10 gli antagonisti hanno stabilito di incontrarsi per dare vita ad almeno tre cortei, oltre alla manifestazione promossa dall’Anpi locale per ricordare l’attacco ai nazi-fascisti da parte dei partigiani a Porta Lame, il 7 novembre del 1944. “Internazionale trash ribelle” tiene all’oscuro il luogo del “gran ballo in maschera” annunciato dalla pagina Facebook, con tanto di allusioni e richiesta di arrivare mascherati domenica mattina. Il collettivo Hobo – sempre in prima fila alle manifestazioni studentesche contro la crisi e contro il governo – si troverà in piazza XX settembre da dove partirà il corteo probabilmente verso piazza Maggiore, la “Pontida” per un giorno. Crash, Cua, Social log e altri centri sociali si incontreranno, invece, in via Stalingrado e difficilmente decideranno di rimanere relegati fuori le mura della città.

Un migliaio di poliziotti tenteranno di presidiare i cortei, almeno quelli ufficiali, e di bloccare eventuali incursioni nella zona rossa. Se l’intento di Salvini era quello di bloccare il paese per un giorno, una mezza vittoria l’ha già incassata: bloccare l’accesso a Bologna per una domenica. Almeno fino al pomeriggio, quando termineranno gli interventi sul palco dei leader del centrodestra.