A Roma il battesimo ufficiale dei gruppi di Sinistra italiana

Ne faranno parte esponenti di Sel, ex Pd ma anche ex M5S

NOV 7, 2015 -

Roma, 7 nov. (askanews) – Battesimo ufficiale, al teatro Quirino di Roma, per i gruppi parlamentari di Sinistra italiana di cui faranno parte gli esponenti di Sel, ex Pd ma anche ex M5s. Pienone in platea, in cui si rivedono anche figure storiche come Cesare Salvi e Fabio Mussi. L’affluenza oltre le aspettative ha fatto sì che a circa 200 persone sia stato negato l’accesso dai Vigili del fuoco per ragioni di sicurezza. Così, per ovviare, all’esterno del teatro di sta tenendo una sorta di assemblea bis: in molti, tra questi Fassina, D’Attore e Scotto, stanno effettuando i loro interventi anche in strada.

Dai gruppi di Sinistra italiana nascerà un partito coinvolgente, largo, plurale, popolare che rimette al centro il lavoro, la scuola pubblica e la ricostruzione morale della politica. La scelta di costruire un gruppo parlamentare unito è per noi pratica di democrazia costituzionale”, ha detto Stefano Fassina nel suo intervento. “Quella di oggi – ha aggiunto – è una tappa decisiva. Il nostro è un cammino impervio, controcorrente ma è necessario per fare una Italia più giusta. Insieme possiamo dare sostanza all’articolo 1 della Costituzione: l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”.

Fassina ha risposto anche a Bersani: “Ci hanno accusato di fare il gioco della destra, non è così: il gioco della destra lo fa chi fa la destra con il jobs act, con l’intervento sulla scuola, con l’Italicum, con la riforma del Senato e della Rai. Noi siamo Sinistra italiana e abbiamo scelto un nome che rivendica una scelta di campo precisa”.

“In tempi in cui continua a soffiare forte il vento dell’anti-politica è di buona politica che c’è bisogno”, ha scritto in un messaggio inviato a Sinistra italiana la presidente della Camera Laura Boldrini. “Proprio perché così marcate sono le distanze che lacerano il tessuto sociale, pare potenzialmente ampio, persino più che in passato, il campo d’azione – ha osservato – di una forza progressista orgogliosa dei propri principi e valori, non più gravata dall’esitazione che in passato ha troppo spesso reso flebile e poco attraente la cultura democratica e di sinistra”.