Anci, da domani l’assemblea a Torino con Renzi e Mattarella

Obiettivo riaccendere la fiducia dei cittadini dopo anni di tagli

OTT 27, 2015 -

Torino, 27 ott. (askanews) – Al via domani al Lingotto di Torino, la 32esima assemblea nazionale Anci, l’associazione che raccoglie oltre 7500 comuni italiani. Al centro della tre giorni di dibattito che prevede la presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella (venerdì), del premier Matteo Renzi (giovedì), e di dieci ministri, inevitabilmente la legge di stabilità appena varata dal governo e che sta per affrontare l’iter parlamentare. Ma, come hanno sottolineato oggi il presidente dell’Anci Piero Fassino e il segretario generale Veronica Nicotra, gli oltre seimila amministratori presenti faranno molto di più: costruiranno l’agenda annuale di confronto con il governo, un’occasione, ha detto Fassino “per definire il punto di vista dell’Anci sulle politiche che investono il paese e i comuni”. “Non c’è tema significativo per il nostro paese che non passi dalle decisioni e dalla responsabilità dei sindaci”, ha sottolineato Fassino. E quindi si parlerà di poltiche di coesione sociale, di legge Delrio e le sue applicazioni sulle città metropolitane e sulle province di secondo livello, della questione dell’immigrazione e della accoglienze, con la presentazione , ha anticipato Fassino, di proposte innovative. Lasciati alle spalle gli anni più acuti della crisi, che, come ha osservato Fassino, “ha fatto sentire i suoi morsi nella vita amministrativa”, tra tagli di risorse, spending review e riduzione dell’autonomia decisionale, c’è ora l’opportunità di essere protagonisti di questa fase di svolta, rirmettendo in moto gli investimenti. Costretti loro malgrado in questi anni a caricarsi anche l’immagine di ulteriori esattori fiscali ora i Comuni puntano a ricostruire un clima collaborativo con i residenti che, se non interrotto, si è certo un po’ raffreddato. Ciononostante, sottolinea Fassino anticipando i risultati di un’indagine Swg che sarà illustrata durante l’assise del Lingotto, “i comuni sono ancora l’istituzione a cui i cittadini si rivolgono con maggiore fiducia, Questo ci carica di responsabilità e ci impone di cogliere tutte le opportunità che si presentano per lo sviluppo dei nostri territori”.