Blog Grillo: #dittatuRai, Renzi-Bomba si prende tutto

"Riforma è Gasparri bis targata Pd"

OTT 21, 2015 -

Roma, 21 ott. (askanews) – Il blog di Beppe Grillo in un post a firma dei deputati Cinque stelle Roberto Fico, Dalila Nesci, Mirella Liuzzi e Simone Valente, lancia l’hashtag #dittaturai per protestare contro la riforma della Rai, una “Gasparri bis targata Pd” e per attaccare il premier Matteo Renzi, denunciando che “gli uomini del Bomba si prendono tutto”.

“Hanno fatto credere ai cittadini di voler allontanare la politica dalla Rai – scrivono i parlamentari M5S – ma alla prova dei fatti, il risultato è esattamente il contrario. E’ il modo di operare di questo governo. Nulla cambierà per il servizio pubblico con la riforma della governance Rai voluta dal premier. Anzi si peggiora ulteriormente. Non era questa la legge di cui aveva bisogno la televisione pubblica per emanciparsi una volta per tutte dalla presenza dei partiti. Non era questa la legge che serviva al Paese”.

“Gli uomini del Bomba si prendono tutto – attaccano i Cinquestelle sul blog di Beppe Grillo – il presidente del Consiglio ha bisogno della televisione. Ha fatto in modo di eleggere nel Cda personaggi come il suo ex spin doctor e l’assistente di un parlamentare del proprio partito; ha posizionato ai vertici della tv pubblica come direttore generale uno degli animatori della propria convention, la Leopolda; e ora si appresta ad accentuare il peso del governo in Rai. Il suo disegno e chiarissimo e va visto in una prospettiva piu ampia che abbraccia la riforma costituzionale e la legge elettorale. Un filo rosso lega i tre provvedimenti: sono i tasselli di una nuova forma di concezione del potere che tenta di comprimere oltre ogni limite il principio pluralistico”.

I 5 stelle concludono: “Il progetto del premier prevede inoltre l’ampliamento dei poteri del nuovo direttore generale Campo Dall’Orto. Gli è stata promessa carta bianca e così, come d’incanto, il direttore generale diventerà amministratore delegato. Tutto deve essere fatto a stretto giro. Con una campagna elettorale alle porte, con il ritorno alle urne in alcune delle principali città italiane, bisogna organizzarsi per tempo. L’interesse da tutelare non è quello dei cittadini, ma quello dei partiti. L’obiettivo non è contribuire a rendere il servizio pubblico il principale alleato dei cittadini assicurando programmazione di qualità, informazione indipendente e pluralismo di voci e opinioni, ma garantire l’ufficio di propaganda del governo per plasmare il racconto del paese secondo il gradimento del premier. Nell’Italia a 5 Stelle la televisione pubblica farà solo gli interessi degli italiani. E’ solo una questione di tempo”.