Expo, Renzi “sconfessa” Grillo: 20 milioni biglietti, sfida vinta

Poi propone "patto": mettiamo avanti l'interesse del Paese

OTT 17, 2015 -

Roma, 17 ott. (askanews) – Mentre a Imola si apre la kermesse pentastellata ‘Italia 5 Stelle’, il premier Matteo Renzi, in tour in Friuli Venezia Giulia, punta il dito contro Beppe Grillo e lo ‘sconfessa’ davanti alla platea del Teatro Nuovo ‘Giovanni da Udine’.

“Un anno fa – dice il presidente del Consiglio – di questi tempi, la stragrande maggioranza diceva ‘non andate a Expo, non lo fate’, a me dicevano ‘Matteo, stacci lontano’. Un autorevole pensatore…Beppe Grillo…diceva queste cose andando in delegazione a Rho”. Tra le risate della platea per l’epiteto evidentemente usato in maniera sarcastica da Renzi per definire il leader M5s (“Perché ridete? Boni…”, l’invito non meno ironico del capo del governo al suo pubblico), parte un video dove Grillo racconta la sua visita al cantiere Expo: “Sono arrivati tutti lì, molto discreti, educati, mi hanno detto ‘guardi’. E io: non c’è un cazzo, cosa guardo? C’è un campo, quattro pezzi di cemento. E loro: ‘Ci verranno 2 milioni di persone’. Ma chi è che viene a Rho?”.

Finito il video, Renzi commenta: “Nella giornata di ieri l’altro il ventimilionesimo biglietto è stato venduto a Rho, in quel luogo, e soprattutto l’Italia ha dimostrato che le sfide si vincono e che se qualcuno ce l’ha col governo se la prenda col governo, non con l’Italia. Il problema vero è che quando ci diamo un obiettivo troppo spesso, anche tra di noi, c’è chi rema contro non perché ha a cuore il bene del paese ma perché vuole contestare chi guida la barca”.

“Vorrei proporre un patto – è la conclusione di Renzi – a tutti: da qui ai prossimi due anni ciascuno di noi si tiene le sue idee, i suoi voti, i suoi pensieri ma a un certo punto di fronte a degli obiettivi condivisi possiamo mettere al centro l’interesse del paese. Expo è stato questo: abbiamo mostrato un volto dell’Italia, il volto di chi lotta per un ideale ma anche per avere un po’ di orgoglio, per sentirsi battere il cuore quando si sente la parola Italia. Penso che Expo debba essere considerato un modello per l’Italia del futuro”.