Ddl unioni civili incardinato in Senato, proteste da Ncd e Fi

Giovanardi: procedura illegittima. Malan: atto di forza

OTT 14, 2015 -

Roma, 14 ott. (askanews) – Il ddl sulle unioni civili è stato incardinato in aula al Senato. La seduta, dopo una breve sospensione per mancanza di numero legale, è ripresa con l’intervento del presidente della commissione Giustizia, Francesco Nitto Palma, che ha brevemente ripercorso i lavori svolti in commissione, spiegando come non sia stato possibile concludere il lavoro, nonostante oltre 70 sedute dedicate al tema. La presidente di turno, Valeria Fedeli, ha quindi ufficializzato che il provvedimento giunge in aula senza relazione.

Immediate le proteste da parte dei senatori Ncd, Carlo Giovanardi, e Fi, Lucio Malan. “Riteniamo che la procedura adottata dalla presidenza sia del tutto illegittima. Si tratta di una procedura inusitata e senza precedenti – ha spiegato Giovanardi – perchè cancella l’art.72 della Costituzione e viola il regolamento del Senato. Il testo preso in esame (il ddl Cirinnà-bis, ndr) non è stato assolutamente preso in esame dalla commissione prima di giungere all’esame dell’aula, come prevede la Costituzione e lo stesso regolamento, che concede due mesi di tempo alle commissioni per valutare un provvedimento”. Per Malan ci si trova “davanti a una palese violazione del regolamento” e ad un “atto di forza”.

Subito dopo la presidenza è passata all’esame del successivo provvedimento all’ordine del giorno dell’assemblea, inerente la riorganizzazione dell’attività dei consulenti finanziari. La relazione della senatrice Cirinnà sul nuovo testo presentato averrà in una seduta successiva che dovrà essere stabilita da una prossima capigruppo, come ha spiegato il capogruppo Pd, Luigi Zanda, conversando con i giornalisti.