Roma, 28 set. (askanews) – “E’ un momento storico per la nostra vita parlamentare” perché “si discute da più di 15 anni della modifica delle norme sulla cittadinanza” ma “non si era mai riusciti a superare la sede referente” quindi “la discussione che si apre oggi è particolarmente importante”. Lo ha detto Marilena Fabbri (Pd), relatrice del testo che prevede nuove norme per l’acquisto della cittadinanza da parte dei minori stranieri.
“Oggi – ha ricordato Fabbri – l’acquisto della cittadinanza è fondato prevalentemente sullo ius sanguinis, cioè si favorisce lo status di cittadino ai discendenti di cittadini anche in assenza di legame effettivo con il nostro paese e a prescindere dalla conoscenza della lingua. Questa impostazione necessita di essere aggiornata viste le condizioni di un paese in cui al primo gennaio 2015 secondo i dati Istat risiedevano oltre 5 milioni di cittadini di origine straniera di cui oltre 2 mln e 600mila provengono da paesi europei, 1,5 milioni da paesi membri e poco meno della metà da paesi extra Ue”.
Quindi il testo approdato in aula prevede una nuova fattispecie di acquisto della cittadinanza italiana per nascita, il cosiddetto ius soli e nell’introduzione di una fattispecie di acquisto della cittadinanza in seguito ad un percorso scolastico, il cosiddetto ius culturae.