Fi perde altri pezzi. Ma Berlusconi dà forfait ai senatori

Partito allo sbando mentre Cav tace. E i verdiniani crescono

SET 23, 2015 -

Roma, 23 set. (askanews) – Un altro pezzo che se ne va al Senato, un altro parlamentare che lascia Forza Italia e approda sui lidi verdiniani. Dopo Amoruso e Auricchio tocca a Peppe Ruvolo. E non solo, visto che anche alla Camera nasce la componente Ala nel gruppo Misto: per ora 7 deputati a cui si aggiungono 4 eletti all’estero del Maie.

Il partito azzurro, insomma, continua ad arrancare e l’accordo tutto interno al Pd sulle riforme, lungi dal blindare gli incerti, sembra averli spinti ancora di più verso il sostegno alla maggioranza. Il gruppo di palazzo Madama è sotto botta e parla di compravendita. E Silvio Berlusconi che fa? Al momento poco e niente. Il Cavaliere, tra l’altro, ha dato forfait anche alla riunione del gruppo in programma per domani pomeriggio. Paolo Romani lo aveva pregato di tornare a farsi vedere, di ‘coccolare’ un po’ i senatori che si sentono abbandonati dal loro capo. Ma il capo, alla fine, ha scelto di restarsene ad Arcore. L’impressione che sia sempre più disinteressato alle beghe politiche viene in fondo confermata anche dai big del partito. E’ la coordinatrice lombarda, Maria Stella Gelmini, presentando la scuola di politica azzurra che si terrà a Brescia ad ammettere che stanno facendo pressioni sull’ex premier perché partecipi di persona all’evento e non si limiti semplicemente a una telefonata.

Come se non bastasse, a dare l’impressione di uno sbandamento, è il battibecco che nella stessa conferenza stampa si svolge tra altri due esponenti di Forza Italia. Con il senatore Francesco Giro che pronuncia la frase tabù, “abbiamo un problema di leadership” e Renato Brunetta che è costretto a corregere il tiro davanti ai giornalisti: “Un leader – dice – ce lo abbiamo, ottimo e abbondante, ma non è eleggibile”.

In assenza di una parola del leader, sono i capigruppo di Camera e Senato a fare la voce grossa su quanto sta accadendo a palazzo Madama, a dirsi “indignati” e “offesi” per quella che definiscono una operazione fatta con la “sporta della spesa” invece che sulla base di principi e ideali. Per circostanze simili – ricordano – Silvio Berlusconi è sotto processo a Napoli. Anche questa volta è stata presentata una denuncia in Procura. Ironia della sorte, però, a farlo è stato il Movimento 5 stelle.