Governo-Pd a lavoro su emendamenti riforme,contatti con Calderoli

Le proposte, meno di 10, firmate da capigruppo di maggioranza

SET 22, 2015 -

Roma, 22 set. (askanews) – All’indomani della Direzione del Pd in cui le posizioni di Renzi e della minoranza si sono avvicinate, il governo e i dem al Senato si sono messi a lavoro sugli emendamenti alla riforma costituzionale. Un lavoro che ora deve coinvolgere anche gli alleati di maggioranza e magari parte delle opposizioni per evitarne l’ostruzionismo, come minaccia Roberto Calderoli.

L’idea è quella di presentare emendamenti sottoscritti dai capigruppo della maggioranza al Senato, spiega Giorgio Tonini, che a proposito della quantità delle proposte parla di “meno di dieci, forse 6 o 7. Ci stanno lavorando Boschi, Finocchiaro e Zanda, ma prima di domani mattina non verranno presentati”. Si tratta ora di limare la formula giusta per quanto riguarda il principio che i nuovi senatori verranno “indicati” o “scelti” in un listino separato rispetto a quello dei Consigli regionali.Mentre sulla questione delle funzioni “l’accordo è già a buon punto”.

Calderoli, che ha sempre minacciato di paralizzare l’iter della riforma con le sue vagonate di emendamenti, per oggi mantiene il riserbo ma quando gli viene chiesto se abbia avuto contatti con il Pd non nega che “si sta discutendo”. In particolare della questione delle funzioni e del federalismo, che più stanno a cuore alla Lega, e dunque, fa capire ironizzando il senatore, in base a come finirà questo dialogo gli emendamenti del Carroccio potranno essere “a sette zeri o 07”.